(ANSA) - ROMA, 30 MAR - La sfida dell'economia digitale può distruggere posti di lavoro? "Sono convinto che ridistribuisca posti di lavoro", dice il presidente dei Giovani di Confindustria, Marco Gay, in un forum all'ANSA con il country manager per l'Italia di Facebook, Luca Colombo.
"Oggi il 22% delle posizioni di lavoro disponibili in Italia non trova addetti perché mancano le competenze", mentre "l'Ue stima che ci saranno 500mila nuovi posti di lavoro in tre anni grazie alle competenze digitali". Ed oggi, in Italia, "sei ragazzi su dieci studiano per un lavoro che ancora non c'è", i mestieri del futuro.
La sfida è "capire come andare a colmare quel 22% in un Paese che ha il 40% di disoccupazione giovanile, e capire come andarci a prendere quei 500mila posti di lavoro in Europa".
Gay ribadisce: "La sfida digitale distrugge i posti di lavoro? La risposta è che li ridistribuisce, ma dipende da tutti gli attori in gioco, perché il cambiamento o lo subisci o lo gestisci. E la digitalizzazione va gestita meglio rispetto a come sono state gestite altre sfide come quella la globalizzazione".
Concorda Luca Colombo: "Siamo ancora abituati a leggere il valore dell'impresa in base al numero dei suoi dipendenti, è uno schema passato che rischia di far perdere opportunità. C'è un grande valore dell'indotto sul digitale" "Airbnb e Uber sono piattaforme, non posseggono nulla, se si guarda ai dipendenti difficilmente si riesce a catturate questi fenomeni - ha aggiunto Colombo -. Con questi nuovi strumenti si aprono opportunità, questo è un tema. Facebook ha 17mila dipendenti in tutto il mondo, se si guarda al nostro valore solo in base a questo si cattura una piccola parte. I 65 milioni di aziende che hanno una pagina Facebook nel mondo si fanno aiutare da professionisti nella gestione o sviluppano un'app con gli sviluppatori. Questo indotto ha creato un valore di 6 miliardi di euro per 70mila posti di lavoro. Oggi i modelli di valutazione di un'azienda si basano anche su questo", ha concluso Colombo.