(ANSA) - TORINO, 31 GEN - Le imprese piemontesi fanno fatica
a riprendersi. L'unico a godere di buona salute è il comparto
edile, mentre turismo, commercio, industria in senso stretto e
agricoltura registrano tutti il segno meno. Emerge dai dati
Movimprese, elaborati da Unioncamere Piemonte sulla base del
Registro delle imprese delle Camere di commercio.
Nel 2022 sono nate 22.879 aziende in Piemonte, l'8,3% in meno
del 2021, ma il 9,2% in più rispetto al 2020. Il saldo è ancora
debolmente positivo (+1.077 unità), fenomeno che segna la fine
del rimbalzo posto pandemico. Lo stock di imprese iscritte a
fine 2022 presso il Registro ammonta a 425.873 unità,
confermando il Piemonte in settima posizione tra le regioni
italiane, con il 7,1% delle imprese nazionali. Il tasso di
crescita è del +0,25%, in calo rispetto al 2021 (+1,1%) migliore
rispetto al 2019 (-0,35%) e ancora lievemente inferiore alla
media italiana del 2022 (+0,79%).
"Chiusi gli effetti economici della pandemia, il tessuto
imprenditoriale fa fatica a risollevarsi. A essere state colpite
più duramente sono le società di persone e le imprese
individuali, meno strutturate per affrontare le crisi. Le Camere
di commercio non possono che continuare a sostenere i loro
imprenditori, per creare e sviluppare l'attività, soprattutto
attraverso le strade dell'innovazione e del digitale, in
un'ottica green" commenta Gian Paolo Coscia, presidente
Unioncamere Piemonte
Il comparto delle costruzioni chiude il 2022 con un +2,23%.
Il turismo mostra una lieve contrazione (-0,10%), commercio
(-0,91%) e industria in senso stretto (-0,95%) segnano una
battuta d'arresto. La performance peggiore appartiene al
comparto agricolo (-1,5%). Tra le province Torino (+0,67%),
Novara (+0,35%) e Asti (+0,24%) evidenziano risultati positivi,
mentre la flessione più accentuata appartiene al Verbano Cusio
Ossola (-1,18%). (ANSA).
Imprese Piemonte fanno fatica, cresce solo l'edile
Unioncamere, segno negativo per turismo, commercio e agricoltura
