"Una maggiore cautela nell'adozione
dei provvedimenti di sospensione del personale sanitario e non
sanitario, soggetti all'obbligo vaccinale, che opera presso le
aziende sanitarie regionali" è l'indicazione trasmessa dalla
Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte alle Direzioni
generali delle aziende sanitarie regionali, con un riepilogo del
quadro giuridico ed epidemiologico. Accade, viene spiegato in
una nota, "a seguito di tre ordinanze cautelari emesse dal Tar
della Lombardia e della decisione della Consulta degli ordini
degli esercenti delle professioni sanitarie".
Gli argomenti trattati riguardano la possibilità di spostare
a 180 giorni la decorrenza della sospensione per il personale
non vaccinato, ma guarito dall'infezione da Sars Cov 2; la
possibilità di non sospendere il personale guarito
dall'infezione da Sars Cov 2 dopo il completamento del ciclo
vaccinale primario; la possibilità di non confermare le sanzioni
notificate dall'agenzia delle entrate per i soggetti che
rientrino nelle fattispecie precedenti. Lo scopo, viene spiegato
è fornire la possibilità di "agire con maggiore appropriatezza
giuridica e scientifica".
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