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Brachetti, per Torino un treno come nel 2006, non perdiamolo

Brachetti, per Torino un treno come nel 2006, non perdiamolo

Il Musichall dopo il Covid è nel freezer. Stagione? Se ne parla

TORINO, 20 maggio 2022, 17:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Per Torino è un treno che sta passando come nel 2006. Speriamo di non farcelo scappare un'altra volta". E' l'auspicio di Arturo Brachetti, maestro del trasformismo, uno dei nomi più attesi della seconda giornata del Salone del Libro dove presenta il podcast, tutto suo, Et voilà (Storielibere e Audible). Sono tanti i ragazzi che lo fermano per i selfie di rito. "Questa per me è una giornata di vacanza.
    In questo periodo sto lavorando a Salisburgo, è un grande progetto molto impegnativo anche per le tante prove fisiche che, vista la mia età, sono pesanti", scherza.
    Il podcast - spiega Brachetti - è una collana di 14 episodi con personaggi della Belle Epoque, da Mata Hari a Georges Melies, che hanno cambiato lo showbusiness in un periodo in cui è cambiato il mondo intero. "Sono un po'chino nervoso, per me è stata un'esperienza molto divertente. Spero che anche il pubblico si diverta", aggiunge.
    Quanto al futuro del Musichall, il teatro da lui creato, Brachetti dice che ora "è nel freezer": "è un teatro da duecento posti - spiega - e il Covid è arrivato proprio nel momento in cui stavamo avviando la stagione con gli abbonamenti. Ora lo stiamo usando teatro come garage, non per le auto ma, come dicono i francesi, per ospitare compagnie ed eventi, in attesa di creare. Una nuova stagione? se ne parla", spiega Brachetti che sui progetti futuri preferisce non dire di più.
   

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