"Urge reimmaginare il museo
d'arte contemporanea non più solo contenitore di mostre basate
sul trasporto di capolavori, ma luogo radicato nella comunità
locale e generatore di arte. Lo 'slow museum' del futuro dovrà
sapersi proiettare nel mondo grazie agli artisti capaci di
raccontare e immaginare nuovi mondi sostenibili e costruire
nuovi pubblici. La sfida che ci lancia l'epoca che stiamo
vivendo è fare interagire le comunità in una crescita collettiva
anziché rinforzare bolle di interesse. Integrando presenza e
attività online". Lo dichiara il direttore del Castello di
Rivoli-Museo di Arte Contemporanea, Carolyn Christov-Bakargiev,
tracciando un bilancio positivo dell'attività 2021, '"che ci
obbliga a guardare avanti".
L'anno che si sta chiudendo ha visto il museo conseguire
risultati non scontati tra cui il ritorno in presenza per tre
grandi mostre dedicate ad Achille Bonito Oliva, Anne Imhof e
Otobong Nkanga Kano, e i due progetti dedicati ad Agniezska
Kurant e Bracha L. Ettinger. Il 2021 ha visto anche realizzare
il centro vaccinale all'interno della mostra di Claudia Comte
Grancy, che per l'occasione ha composto l'opera sonora The
Pattern Connects 2021, tuttora nel Cosmo Digitale, sede virtuale
del Museo. L'anno si è chiuso con la presentazione del modello
ligneo juvarriano del Castello di Rivoli illuminato dall'opera
Sole 2019 di Renato Leotta accompagnati da un capolavoro
quattrocentesco di Francesco Francia Bologna. Inoltre la
Collezione è cresciuta a partire dai disegni donati da Giuseppe
Penone e dall'acquisizione di 'Dancing Algae' di Claudia Comte,
grazie al Gruppo Amici Benefattori e Sostenitori del Museo, e da
numerose altre opere grazie alla Fondazione Arte Moderna e
Contemporanea Crt.
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