La Mostra della Ceramica di
Castellamonte compie 60 anni. L'edizione 2021, dopo un anno di
stop a causa del Covid, è stata presentata questa mattina in
Regione Piemonte. Taglio del nastro sabato 21 agosto.
L'esposizione sarà aperta fino al 12 settembre. Con un grande
ritorno: le opere saranno anche all'aperto e, come una volta,
nella Rotonda Antonelliana, il piazzale circondato dalle
imponenti mura della chiesa incompiuta di Alessandro Antonelli.
Cuore della mostra, a Palazzo Botton, il concorso internazionale
'Ceramics in love - three', per il quale sono state selezionate
opere di 120 artisti provenienti da 25 diverse Paesi. Tra queste
quelle dello scultore e ceramista Renzo Igne, a vent'anni dalla
scomparsa.
"La mostra è il fiore all'occhiello in un progetto
complessivo che riguarda la ceramica, brand riconosciuto in
tutta Italia. Stiamo lavorando per un rilancio del territorio
che passi da un'arte e un mestiere che fan parte della nostra
storia", spiega il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza.
"C'è una forte volontà del territorio di essere vitale -
aggiunge l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte,
Vittoria Poggio - il lavoro di rete che mette insieme pubblico e
privato è la strada giusta. La ceramica di Castellamonte è
un'eccellenza del Piemonte e non possiamo che sostenere un
evento che serve proprio a farlo conoscere. È un progetto di
grande sostanza e ci sono tutte le condizioni per beneficiare di
una ricaduta positiva sul territorio, anche economica, grazie al
lavoro di rete".
Al centro congressi Piero Martinetti, invece, sarà allestita
la mostra permanente delle 'ceramiche sonore', ovvero la
collezione dei fischietti di terracotta donati da Clizia, il
ceramista Mario Giani. Una selezione dei circa tremila pezzi di
ceramica provenienti da tutto il mondo che fanno parte della
collezione. I promotori della mostra, sostenuta, tra gli altri,
da Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, fondazione
Crt e Cna, hanno poi previsto, sempre al Martinetti, un omaggio
a Nicola Mileti, storico e infaticabile curatore delle mostre di
Castellamonte dal 1981 al 2001. Sotto i portici di palazzo
Antonelli, infine, troveranno posto le celeberrime stufe di
ceramica.
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