(ANSA) - TORINO, 29 LUG - Le frodi creditizie realizzate
mediante furto di identità continuano ad avere un impatto non
trascurabile sulle famiglie italiane, con il conseguente
utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per
ottenere credito o acquisire beni, e con l'intenzione
premeditata di non rimborsare il finanziamento e di non pagare
il bene. Il Piemonte con oltre 1.500 casi nel 2020 è al sesto
posto posto della graduatoria nazionale guidata da Campania e
Lombardia. Risulta dall'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio
sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da
Crif-MisterCredit,
I casi del 2020 sono in calo del 4,2% rispetto al 2019,
rispecchiando la dinamica di contrazione delle richieste di
prestiti personali (-24,5%) e finalizzati (-15,3%). Anche
considerando l'incidenza dei casi rapportati ai volumi di
credito erogato, il Piemonte si conferma tra le regioni
maggiormente colpite (in anche in questo caso in sesta posizione
assoluta) con una quota del 7,1% sul totale. A livello
provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato nella
provincia di Torino, con 920 casi, seguita da Cuneo e Novara,
entrambe con 135. (ANSA).