"Lasciamo fuori l'emotività
dal processo. I vigili del fuoco non dovevano entrare: non c'era
nessuno da salvare in quella cascina, non c'era niente e quindi
non c'era dovere di sicurezza". Così Lorenzo Repetti, avvocato
difensore di Gianni Vincenti nel processo per strage di
Quargnento. "Questa non vuole essere lesa maestà nei confronti
dei vigili del fuoco - aggiunge -, ma dobbiamo accertare se il
caposquadra ha dato l'ordine corretto pur restando ferme le
responsabilità enormi di Vincenti. Che però sono colpose".
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