Appena ne verrà completato il
restauro, due preziose opere lignee quattrocentesche attribuite,
grazie allo storico Giovanni Romano scomparso nel dicembre
scorso, al pittore Antoine de Lonhy, torneranno nella loro sede
originaria, l'Abbazia di Vezzolano, un luogo magico e molto
amato. Le tavole, come hanno spiegato la direttrice regionale
dei Musei del Piemonte, Enrica Pagella, la direttrice
dell'Abbazia, Valentina Barberis e la responsabile del
laboratorio di restauro dei Musei del Piemonte, Roberta Bianchi,
erano andate 'perdute'. In realtà erano custodite da tempo nel
laboratorio di restauro della famiglia Nicola ad Aramengo (Asti)
da dove sono 'riemerse' per intraprendere la strada di casa.
"Prima però - dice Pagella - dovrà essere completato il
restauro, per il quale si stanno cercando 20.600 euro con una
raccolta lanciata dall'associazione La Cabalesta". Prima di
tornare a Vezzolano, è previsto, al netto dei futuri dpcm, che i
due lavori pittorici vengano esposti al pubblico prima in una
mostra a Palazzo Madama, e poi in un altro museo torinese. "Sono
due opere straordinarie - dice Pagella - di ispirazione
nordica-fiamminga, realizzata con colori inusuali per allora,
verde mela, rosa cipria, rosso ciliegia e di grade impatto
emotivo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA