(ANSA) - LOURDES, 11 APR - Lourdes si tinge dei colori
giallo-blu, dalla scritta all'ingresso della città mariana fino
alla bandiera issata sulla facciata del municipio. E gli
alberghi dei pellegrini, che in questi due anni di pandemia sono
rimasti in parte vuoti e che ora si apprestano a ricevere i
primi gruppi della stagione, apriranno le porte ai profughi.
"Lourdes è la città dell'accoglienza, la città della fraternità,
e siamo pronti ad accogliere chi fugge dalla guerra. Sono già
arrivati alcuni gruppi individualmente ma tra martedì, domani, e
giovedì arriveranno qui 550 profughi, 200 in altre zone
dell'Occitania e 250 qui a Lourdes dei quali 70 bambini.
Accoglieremo con molta gioia queste persone in difficoltà. Nelle
case e negli alberghi. Noi sosteniamo l'Ucraina", dice il
sindaco di Lourdes Thierry Lavit. "Faremo una cerimonia di
accoglienza e tutto quello che possiamo fare per aiutarli",
aggiunge.
Prosegue anche la raccolta di aiuti che è stata avviata fin
da subito dallo stesso Comune che ha voluto anche organizzare in
questi giorni una conferenza per capire meglio le origini
storiche del conflitto in corso nel cuore dell'Europa.
E se le istituzioni mettono in campo gli aiuti materiali, il
santuario mariano è invece impegnato nella preghiera per la
pace. "Tutte le sere, dal 25 febbraio, dal momento che è
scoppiata la guerra, fino a qualche giorno fa, nella Grotta
delle Apparizioni, la preghiera internazionale per la pace è
stata guidata da padre Mykhailo Romaniuk, parroco della chiesa
greco-cattolica ucraina di Lourdes", riferisce padre Nicola
Ventriglia, religioso appartenente alla Congregazione degli
Oblati di Maria Immacolata, da dieci anni cappellano italiano al
santuario sui Pirenei francesi. "Ora la preghiera per l'Ucraina
viene recitata in tutti i rosari internazionali", aggiunge padre
Nicola. Come anche Lourdes ha pregato in comunione con Papa
Francesco, il 25 marzo, nella consacrazione della Russia al
Cuore Immacolato di Maria.
Da domani apre le porte delle case e degli alberghi per dare
ospitalità a tutte le famiglie ucraine che sono scappate dalle
bombe. (ANSA).