(ANSA) - ROMA, 22 GIU - In vista della giornata di
riflessione voluta da Papa Francesco, che il prossimo 1° luglio
radunerà i principali responsabili delle comunità cristiane
presenti in Libano, il direttore di Aiuto alla Chiesa che
Soffre, Alessandro Monteduro, ha incontrato l'ambasciatore del
Libano presso la Santa Sede, Farid el Khazen. Il diplomatico -
riferisce una nota della fondazione pontificia - ha richiamato
le gravi difficoltà del Paese, in particolare la crisi
economico-finanziaria, l'elevata inflazione e le tragiche
conseguenze dell'esplosione verificatasi nel porto di Beirut
dell'agosto 2020. Da un lato vi sono quanti attualmente vivono
al di sotto della soglia della povertà, privi di cibo e di
medicine, dall'altro vi è una ex-classe media che non può
accedere neanche ai propri risparmi depositati nei conti
correnti bancari.
Il diplomatico libanese ha manifestato vivo apprezzamento per
l'iniziativa del Papa ritenendola particolarmente utile
all'ampliamento della rete di distribuzione degli aiuti alla
popolazione sofferente. Monteduro ha evidenziato la concreta
vicinanza di Aiuto alla Chiesa che Soffre al popolo della
nazione mediorientale così duramente provata, sottolineando che,
dall'inizio del 2020 fino al corrente mese di giugno, la
fondazione pontificia in Libano ha finanziato 90 progetti per un
totale di 5.205.407 euro. Tali progetti includono, fra l'altro,
gli interventi effettuati a seguito dell'esplosione nel porto di
Beirut, e cioè la fornitura di pacchi viveri, di buoni acquisto
e di kit per l'igiene personale per famiglie nel bisogno, nuove
strutture sanitarie per ospedali di Beirut, e la riparazione di
diversi luoghi di culto e di altre strutture ecclesiastiche
danneggiati dalla deflagrazione. Acs ha inoltre continuato a
finanziare il progetto "Tavola di San Giovanni il
Misericordioso" per garantire cibo ai cristiani poveri dell'area
di Zahle e della valle di Bekaa, ha acquistato respiratori e
altre forniture mediche per far fronte alla pandemia da
Covid-19, ha fornito aiuti di emergenza per i rifugiati siriani
presenti sul territorio libanese.
L'incontro fra l'ambasciatore el Khazen e il direttore
Monteduro si è concluso con "il comune auspicio che, dopo
l'imminente giornata di riflessione promossa dal Pontefice, si
possa rafforzare la collaborazione ecumenica tra le diverse
denominazioni cristiane per far fronte in modo più efficace e
capillare alle drammatiche difficoltà attualmente sperimentate
dalla popolazione del Paese dei Cedri", conclude la nota della
fondazione pontificia. (ANSA).