(ANSA) - ROMA, 21 SET - "Mi piace pensare che sia 'l'economia
della misericordia' quella che voi promuovete: ovvero la logica
della giustizia e del gratuito, della cura e della solidarietà
fraterna. Del servizio al bene integrale dell'uomo, visto per
quello che 'è', non per quello che 'ha'". Lo ha detto
l'Ordinario militare, mons. Santo Marcianò, nell'omelia della
Messa per la Festa di San Matteo, patrono della Guardia di
Finanza, nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
Marcianò ha parlato dei "tanti maestri dell'imbroglio che
oggi inquinano la società e si presentano come esempi
scintillanti e appetibili, specie per le nuove generazioni. C'è
da sradicare la mentalità del tornaconto individuale, della
notorietà a tutti i costi, della ricchezza che permette e
promette una vita comoda, disimpegnata, scevra da sacrifici e
poggiata su quegli eccessi e lussi che, prima o poi, si rivelano
contenitori vuoti, portatori di isolamento e disperazione.
Ricchezze fatue e pericolose che, a partire da piccole
disonestà, da compromessi privati, aprono alla logica
dell'illegalità e approdano alle rive ancor più drammatiche
della truffa, del commercio di morte, della violenza, della
criminalità organizzata".
"Voi, cari fratelli e sorelle della Guardia di Finanza, avete
di questo piena consapevolezza. Il mondo in cui viviamo non è
ideale; il mare che, ogni giorno, siamo chiamati ad
attraversare, non è privo di contraddizioni, tentazioni, abissi
nei quali la mano dell'uomo è intervenuta con potenza
distruttiva", ha sottolineato concludendo: "E' prezioso il
servizio di chi, attraverso la promozione di un'economia
solidale, di una finanza giusta e di una giustizia fraterna, può
contribuire a restituire legalità e a contagiare con la logica
della trasparenza anche l'intero mondo delle Istituzioni".
(ANSA).