Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 l'Italia è medaglia di bronzo nel 4 senza di canottaggio. L'equipaggio azzurro, composto da Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Marco Di Costanzo e Giuseppe Vicino, è arrivato alle spalle di Australia e Romania. Poco prima di scendere in acqua, l'Italia ha dovuto sostituire Bruno Rosetti, risultato positivo al covid, con Di Costanzo.
Un '4 senza' fortuna ma più forte del covid-19. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l'Italia ha chiuso la prima giornata delle finali del canottaggio con la medaglia di bronzo del 4 senza (come a Rio 2016) ma con tantissima delusione per una mattinata cominciata nel peggiore dei modi. La scoperta della positività al coronavirus di Bruno Rosetti, avvisato e messo in isolamento quando era già pronto per andare al bacino di gara di Sea Forest Waterway, ha stravolto tutti i programmi ma, poiché gli altri tre erano negativi, non ha impedito all'Italia di andare in acqua. Il direttore tecnico Francesco Cattaneo ha svegliato Marco Di Costanzo e gli ha comunicato che sarebbe ritornato, a distanza di qualche mese, sull'armo del 4 senza, abbandonando quello del 2 senza. E come se tutto ciò non fosse stato già abbastanza per una finale olimpica, quella che per tutti è la gara più importante della vita, in piena lotta per le medaglie l'equipaggio azzurro ha dovuto fare i conti con un altro imprevisto. Forse a causa del vento, sicuramente con una manovra azzardata, il 4 senza della Gran Bretagna ha invaso la corsia degli italiani. "Sono stati dei kamikaze", ha detto senza mezzi termini Giuseppe Vicino, che insieme a Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Marco Di Costanzo è riuscito cominciare a chiudere al terzo posto, alle spalle dell'Australia e dalla Romania, e davanti ai britannici. Sul podio, con il bronzo al collo, i sorrisi dei quattro azzurri. In "zona mista" nelle interviste i pensieri per Rosetti e l'amarezza del dt Cattaneo e del presidente della Federcanottaggio, Giuseppe Abbagnale. "Con il quartetto che avevamo scelto, la medaglia sarebbe potuta essere di un altro metallo".