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Ucraina: Ince,nuova emergenza ma Covid ha fatto da palestra

Apuzzo, pandemia utile per testare come rispondere alle crisi

04 ottobre, 21:53
(ANSA) - TRIESTE, 04 OTT - "L'emergenza Covid ha dato una svolta al lavoro dell'Ince, è stato un banco di prova per altre emergenze che dividono gli interessi geopolitici dei Paesi".

L'ha spiegato all'ANSA Gian Matteo Apuzzo, punto di riferimento per le strategie di salute e delle risposte di emergenza (focal point for Health Strategy and Emergency Response) dell'Ince (Iniziativa centro europea). Un ruolo, il suo, nato a seguito dell'emergenza pandemica all'interno di un'organizzazione internazionale che include 17 Paesi dell'Europa dell'est e sud orientale, compresi Moldova, Ucraina e Bielorussia, al centro dell'emergenza attuale con cui si sta misurando l'Ince: la crisi in Ucraina. "Anche in questo ambito siamo riusciti a rispondere all'emergenza in maniera abbastanza rapida e flessibile, creando solidarietà. L'Ince ha risposto come ha fatto a seguito del Covid: sia trasferendo parte dei fondi multilaterali a favore dell'Ucraina, sia con donazioni specifiche. Per esempio abbiamo sostenuto la creazione di un ospedale da campo", ha affermato Apuzzo. "La mission dell'organizzazione è quella di fare da ponte tra Paesi membri dell'Ue e Paesi non membri. In questo momento è rilanciata, anche visto lo status di Paese candidato dell'Ucraina. Il tema dell'adesione dei Paesi dei Balcani occidentali infatti è rilanciato a sua volta, dando nuovo vigore e coesione al ruolo dell'organizzazione", ha aggiunto. Apuzzo ha parlato a margine di un convegno promosso da Oms e Ince, nato proprio da un lavoro condiviso tra le due organizzazioni partito a inizio pandemia. "Sfruttando l'aspetto di piattaforma politica dell'Ince, è stato fatto un endorsement formale da parte dei primi ministri dei Balcani occidentali della Roadmap dell'Oms per la salute e il benessere dei Balcani al summit Ince 2021 a Budva, in Montenegro. L'Ince è stata scelta come piattaforma di implementazione della Roadmap. Una delle priorità è la salute primaria, nello specifico la salute mentale e la digitalizzazione della medicina. L'obiettivo dell'incontro a Trieste è mettere in rete i Paesi con buone pratiche a livello europeo e italiano. I Paesi ne escono con piani di lavoro per gli anni a venire elaborati a livello di gruppi-Paese. L'Oms poi li sostiene nella messa in atto di queste strategie", ha concluso Apuzzo. (ANSA).

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