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Energia: cosa può fara l'Europa contro l'aumento dei prezzi?

Riforma settore a livello europeo resa necessaria da guerra

30 agosto, 17:54
(ANSA-AFP) - BRUXELLES, AUG 30 - I leader europei vogliono spezzare il legame tra l'impennata dei prezzi del gas e le bollette dell'elettricità, una riforma globale del mercato energetico della Ue resa urgente dall'invasione russa dell'Ucraina. Il cambio di passo a livello continentale, mettendo d'accordo 27 economie dell'UE con esigenze e fonti energetiche diverse, sarà un processo lungo e irto di difficoltà politiche, ma il tempo per prevenire una crisi quest'inverno sta scadendo.

PERCHÉ IL SISTEMA E' IN DIFFICOLTA'? - L'energia elettrica non può essere accumulata, a differenza del gas naturale, quindi produzione e utilizzo devono essere costantemente bilanciati.

Nel mercato Ue, la tariffazione dell'elettricità è determinata dal costo dell'ultima fonte di energia utilizzata per rispondere alla domanda, spesso derivante da centrali elettriche a gas, che possono essere messe in funzione rapidamente. Il sistema si è sviluppato negli anni '90 quando le energie rinnovabili come il solare e l'eolico erano costose e meno affidabili e c'era un flusso di gas economico e costante. Nel corso degli anni, il prezzo delle energie rinnovabili è diminuito e il gas è diventato più costoso, prima lentamente e poi in maniera sempre più marcata dopo che Mosca ha aggredito l'Ucraina. Mentre gli Stati membri Ue si affrettano a riempire i propri siti di stoccaggio del gas, la Russia ha risposto al sostegno occidentale all'Ucraina tagliando le forniture e mettendo in scena quelle che afferma essere chiusure per manutenzione ai gasdotti. I prezzi sono aumentati vertiginosamente, anche nei paesi meno dipendenti dal gas e con fonti di energia nucleare e rinnovabili disponibili. La scorsa settimana i prezzi dell'elettricità con consegna all'inizio del 2023 hanno raggiunto i 950 euro per megawattora in Germania e i 1.300 in Francia, rispetto agli 85 euro dell'anno scorso. Alcune potenze Ue spingono da tempo per le riforme. Dall'anno scorso, la Francia ha esortato a "disaccoppiare" i prezzi dell'elettricità dal gas, in modo che i consumatori traggano vantaggio dalla disponibilità di energia prodotta attraverso il nucleare. La Spagna ha investito molto nelle energie rinnovabili, ma ha ancora i prezzi basati sul costo del gas. Ma fino allo scorso anno la Germania e una dozzina di altre capitali della Ue erano ancora contrarie alla riforma, ritenendo che il mercato sostenesse l'innovazione e garantisse di per sé forniture stabili. Ora le cose stanno cambiando e la Germania sarà più ricettiva rispetto alle idee di Bruxelles. I ministri dell'Energia Ue si incontreranno il 9 settembre per colloqui "urgenti" sulla crisi.

CHE COSA PROGETTA BRUXELLES? - Il piano della Commissione europea non è stato definito, ma la sua presidente Ursula von der Leyen ha promesso sia un immediato "intervento di emergenza" sia una più lenta "riforma strutturale del mercato elettrico".

Alcuni Stati membri hanno lanciato proprie misure tampone per controllare l'impennata dei prezzi, ma a livello Ue il piano a lungo termine sembra essere più avanzato rispetto a quello sul breve periodo. Quello a lungo termine "è sulla buona strada, c'è un tale aumento dei prezzi che si è aperto uno spazio politico", ha detto un diplomatico europeo all'AFP, parlando in condizione di anonimato per spiegare il dibattito in corso a livello Ue.

"La Commissione europea avvierà una valutazione d'impatto in autunno e possiamo aspettarci una proposta entro l'inizio del prossimo anno", ha affermato il diplomatico. Questa proposta potrebbe assumere la forma di una legislazione Ue e in tal caso, come avverte Nicolas Berghmans del think tank IDDRI, il processo legislativo potrebbe richiedere fino a due anni.

COSA SI PUÒ FARE SUBITO? - Una ristrutturazione globale del mercato dell'energia elettrica richiederà tempo, ma le imprese e le famiglie europee sono già colpite da bollette in aumento e i governi sono sotto pressione perché reagiscano. L'esecutivo della Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno della Ue, vuole spingere per un tetto ai prezzi del gas all'ingrosso, mentre il Belgio vuole limitare le bollette dell'elettricità.

Entrambe le direzioni sono possibili, ha detto il diplomatico all'AFP. "O abbassiamo il prezzo del gas o facciamo un disaccoppiamento transitorio", ha detto. "La scelta è probabilmente un tetto al prezzo all'ingrosso dell'elettricità... ma l'idea di un tetto al prezzo del gas, che abbasserebbe anche il prezzo dell'elettricità, non è stata abbandonata". Berghmans ha previsto che l'incontro della prossima settimana dovrebbe fornire alla Commissione europea un orientamento politico da parte degli Stati membri sulla direzione da prendere. Gli interessi divergono a seconda del mix energetico dei vari paesi, ha spiegato. Limitare il prezzo dell'elettricità "è molto più facile da implementare nei paesi che utilizzano relativamente poco il gas". (ANSA-AFP).

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