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Romania: previsioni economiche al ribasso per il 2023

Riviste significativamente dal CdA Banca Nazionale Romania (BNR)

20 agosto, 17:14
(ANSA-ROM) - ROMA, 20 AGO - Secondo il verbale della riunione di politica monetaria del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale di Romania (BNR) del 5 agosto 2022, le previsioni sulla attività economica sono state riviste considerevolmente al rialzo per il 2022, ma esclusivamente come risultato della sua crescita di gran lunga superiore alle aspettative nel primo trimestre, e al ribasso per il 2023.

Il contesto, infatti, è quello di un impatto negativo più forte esercitato dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni imposte, solo parzialmente controbilanciato dagli effetti dell'assorbimento dei fondi europei relativi allo strumento Next Generation EU. L'evoluzione implica una inflessione nell'andamento del divario del PIL che, ripreso un valore positivo oltre le aspettative nel primo trimestre 2022, dovrebbe ridursi in tempi relativamente brevi e scendere gradualmente in territorio negativo dal terzo trimestre 2023", riporta il documento, pubblicato venerdì.

Secondo la BNR, la principale determinante del PIL rimarrà probabilmente il consumo privato, in condizioni di una significativa accelerazione della sua crescita nel 2022 - attribuibile quasi interamente alla dinamica forte inaspettatamente nel primo trimestre, seguita da una pronunciata diminuzione della dinamica nel 2023, anche sotto l'influenza del graduale aumento dei tassi di interesse sui prestiti e sui depositi della popolazione.

Dal punto di vista delle esportazioni nette, è probabile un notevole contributo negativo al PIL anche nell'anno in corso - sullo sfondo del forte rallentamento della crescita economica nell'UE e del consistente aumento dei prezzi delle materie prime, nonché un impatto neutro nel 2023, dato un temperamento dell'avanzata delle importazioni, in correlazione con l'evoluzione dell'assorbimento interno.

Pertanto, si prevede che il disavanzo delle partite correnti continuerà ad aumentare in percentuale del PIL nel 2022, anche sotto l'influenza dell'ulteriore deterioramento dell'evoluzione dei prezzi delle importazioni rispetto a quella dei prezzi delle esportazioni, e l'anno successivo diminuirà solo leggermente.

Inoltre, l'assorbimento dei fondi europei, soprattutto quelli relativi al programma Next Generation EU, è condizionato dal completamento di obiettivi e tappe rigorose nell'attuazione dei progetti approvati, hanno sottolineato più volte i membri del Consiglio, ma è essenziale per realizzare le riforme strutturali richieste, compresa quella della transizione energetica, nonché per controbilanciare, almeno in parte, l'impatto contraente degli shock sul lato dell'offerta, amplificati dalla guerra in Ucraina. (ANSA-ROM).

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