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Covid: Cechia terza in Europa per numero nuove infezioni

Anche a Est crescono ovunque i contagi, su la curva nei Balcani

03 marzo, 15:07
(di Stefano Giantin) (ANSA) - BELGRADO, 03 MAR - Dopo Francia (più di 149mila casi) e Italia (112.000 circa), è la Repubblica Ceca il Paese europeo a registrare un maggior numero di nuove infezioni (82.000) nella settimana fino al 28 febbraio, sette giorni che hanno visto una forte crescita dei contagi nell'intera Europa centro-orientale. E' quanto emerge dall'ultimo bollettino epidemiologico dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

La Cechia ha uno dei tassi più alti di infezione al mondo e ha superato la soglia dei 20.000 morti da inizio epidemia. In settimana, Praga si è rivolta alla Russia per verificare la possibilità di ricevere il vaccino Sputnik V. "I vaccini non hanno ideologia", ha dichiarato il presidente ceco Milos Zeman, che ha affermato che la Cechia accetterebbe volentieri anche il Sinopharm cinese, mentre i vaccini approvati a livello Ue affluiscono con lentezza nel Paese. Sulla stessa linea si stanno ora muovendo, dopo l'Ungheria, anche altri Stati dell'Europa centro-orientale, come Austria e Slovacchia, con quest'ultima che ha ricevuto le prime dosi da Mosca lunedì sera.

Secondo il bollettino settimanale dell'Oms, altri 432.726 nuovi casi di coronavirus (+26,3% rispetto alla scorsa settimana) e 9.351 nuovi decessi (-0,8%) sono stati comunicati dai Paesi balcanici e dell'Europa centro-orientale all'Oms nella settimana fino al 28 febbraio, portando il totale dei casi dall'inizio dell'epidemia nella regione a 11.354.204, i decessi a 265.589.

Secondo i dati Oms, i Paesi dell'Europa centro-orientale che hanno registrato più nuovi casi di contagio negli ultimi sette giorni sono stati Cechia (82.321), Polonia (68.219), Germania (55.777), Ucraina (43.393), Ungheria (25.576), Serbia (22.328) e Romania (21.888).

I Paesi della regione che hanno registrato più nuovi decessi nell'ultima settimana sono stati Germania (2.204), Polonia (1.598), Cechia (1.125), Ucraina (879), Slovacchia (684), Ungheria (675) e Romania (492).

Nell'Europa centro-orientale nel suo complesso le nazioni con più decessi totali da inizio epidemia sono Germania (70.045), Polonia 43.769), Ucraina (25.982), Cechia (20.339), Romania (20.287), Ungheria (14.974) e Bulgaria (10.167).

La Slovenia rimane il Paese della regione con il più alto rapporto tra decessi e popolazione, a quota 198 decessi per centomila abitanti, contro i 161 dell'Italia, seguita da Cechia (190), Montenegro (159), Ungheria e Bosnia-Erzegovina (155), Macedonia del Nord (150) e Bulgaria (146).

Un totale di 2.419.903 casi totali di infezione (+83.380 nell'ultima settimana) e 57.092 decessi cumulativi (+1,416) da inizio epidemia sono stati confermati fino al 28 febbraio in Slovenia, Croazia, Bulgaria, Romania e nei Balcani occidentali (Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord, Albania).

Secondo dati ufficiali raccolti dal portale Our World in Data, aggiornati al primo marzo, la Serbia (21.1 dosi per 100) è seconda in Europa per dosi di vaccino contro il Covid somministrate in rapporto alla popolazione, preceduta dal Regno Unito (31.07) e prima di Malta (18.03). Nell'Europa centro-orientale stanno procedendo in maniera relativamente rapida nella campagna vaccinale anche Ungheria (10.09), Lituania (8.99), Polonia (8.94) e Grecia (8.84). L'Italia è a 7,2 dosi per 100. (ANSA).

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