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Covid: tornano a crescere i contagi nell'Europa dell'Est

Timori per la diffusione delle varianti

24 febbraio, 14:38
(di Stefano Giantin) (ANSA) - BELGRADO, 24 FEB - Dopo settimane di relativa calma, i nuovi casi di contagio sono tornati a crescere, assieme ai timori collegati alla diffusione delle varianti, in ampie parti dell'Europa centro-orientale e dei Balcani, in particolare in Cechia, Polonia, Ucraina, Ungheria. Lo si evince dell'ultimo bollettino epidemiologico dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), relativo alla settimana fino al 21 febbraio.

Molti Paesi dell'area hanno espresso preoccupazioni in relazione alla diffusione delle nuove varianti, fra le probabili cause dell'aumento dei contagi, in particolare della B.1.1.7, per la prima volta identificata nel Regno Unito.

Secondo il bollettino settimanale dell'Oms, altri 342.593 nuovi casi di coronavirus (+13,4% rispetto alla scorsa settimana) e 9.427 nuovi decessi (-8,9%) sono stati comunicati dai Paesi balcanici e dell'Europa centro-orientale all'Oms nella settimana di riferimento, portando il totale dei casi dall'inizio dell'epidemia nella regione a 10.919.124, i decessi a 256.194.

Secondo i dati Oms, i Paesi dell'Europa centro-orientale che hanno registrato più nuovi casi di contagio negli ultimi sette giorni sono stati Cechia (65.150), Germania (51.998), Polonia (49.812), Ucraina (33.313), Romania (17.185), Slovacchia (15.909), Ungheria (15.561) e Serbia (14.629).

I Paesi della regione che hanno registrato un maggior numero di nuovi decessi nell'ultima settimana sono stati Germania (2.881), Polonia (1.364), Cechia (1.071), Ucraina (773), Slovacchia (693), Ungheria (593) e Romania (470).

Nell'Europa centro-orientale nel suo complesso le nazioni con più decessi totali da inizio epidemia sono Germania (67.841), Polonia 42.171), Ucraina (25.103), Romania (19.795), Cechia (19.214) e Ungheria (14.299).

La Slovenia rimane il Paese della regione con il più alto numero di decessi in rapporto alla popolazione, a quota 195 morti per centomila abitanti, contro i 158 dell'Italia, seguita da Cechia (179) Bosnia-Erzegovina (152), Montenegro (150), Ungheria (148), Macedonia del Nord (146) e Bulgaria (142).

Un totale di 2.336.209 casi totali di infezione (+62.456 nell'ultima settimana) e 55.635 decessi cumulativi (+1.305) da inizio epidemia sono stati confermati fino al 21 febbraio in Slovenia, Croazia, Bulgaria, Romania e nei Balcani occidentali (Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord, Albania).

Secondo dati ufficiali raccolti dal portale Our World in Data, aggiornati al 22 febbraio, la Serbia (14.5 dosi per 100) è terza in Europa per dosi di vaccino contro il Covid somministrate in rapporto alla popolazione, preceduta dal Regno Unito (27.03) e Malta (14.59). Nell'Europa centro-orientale stanno procedendo in maniera relativamente rapida nella campagna vaccinale anche Romania (7.32), Polonia (7.29) e Lituania (7.13) contro i 5.97 per 100 dell'Italia. (ANSA).

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