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Covid: Slovenia, a Lubiana scontri polizia e contestatori

Lacrimogeni e idranti contro violenze dimostranti

06 novembre, 13:38
(ANSA) - BELGRADO, 06 NOV - Scontri tra polizia e dimostranti che protestavano contro le nuove misure restrittive anti-covid sono avvenuti ieri sera nella capitale slovena Lubiana. Come riferiscono i media regionali, gli agenti hanno fatto uso di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti, che hanno lanciato sassi e petardi contro le forze dell'ordine.

Riunitisi nel centro della città, fra loro vi erano numerosi negazionisti della pericolosità del virus. A lungo la zona degli scontri è stata sorvolata da elicotteri della polizia e, secondo i media, un giornalista è rimasto ferito. La Slovenia, al pari degli altri Paesi della regione, è interessata da una forte ripresa dei contagi, e registra un crescente indice di positività al coronavirus.

La manifestazione di Lubiana, organizzata da Anonymous Slovenija e non appoggiata dagli organizzatori delle proteste in bicicletta del venerdì, è iniziata intorno alle 5 del pomeriggio, con decine di persone riunite davanti alla sede del parlamento. Secondo quanto riferito dalla polizia, gli agenti hanno chiuso le strade circostanti per evitare assembramenti e impedire l'accesso di altri manifestanti, che si sono tuttavia raccolti ai bordi della piazza. Dopo il fermo di alcuni manifestanti, è iniziato il lancio di pietre e fumogeni, seguito dai primi contatti fra manifestanti e agenti. La polizia ha poi proceduto a svuotare la piazza e disperdere i presenti, con scontri continui nelle vie laterali. Solo intorno alle 20 gli agenti sono riusciti a ristabilire l'ordine, un'ora prima del coprifuoco in vigore in tutto il paese. Secondo informazioni non ufficiali dell'agenzia di stampa slovena STA, tre persone sono rimaste ferite, un agente di polizia curato sul posto e due civili trasportati al Policlinico universitario (UKC) in condizioni serie. Ripetuti e continui gli attacchi a giornalisti, fotografi e cineoperatori presenti sulla piazza.

Quando la situazione era meno tesa il ministro dell'Interno, Ales Hojs, è sceso in piazza per esprimere solidarietà e vicinanza agli agenti, ma ha anche accusato i media di dare troppa visibilità alle proteste. Nel primo pomeriggio era stato proprio Hojs ad annunciare la decisione di mantenere in vigore le restrizioni per gli assembramenti in pubblico e la circolazione, possibile solo nel comune di residenza. In serata il primo ministro, Janez Jansa, dal proprio profilo Twitter ha ringraziato il lavoro delle forze di polizia e stigmatizzato il comportamento dei facinorosi. (ANSA).

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