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Covid: Serbia seconda in Europa per rapidità vaccinazione

Continua calo contagi e decessi a Est

03 febbraio, 12:08
(di Stefano Giantin) (ANSA) - BELGRADO, 03 FEB - Mentre il numero di contagi da covid 19 continua a diminuire, anche se in maniera meno marcata della scorsa settimana, il numero delle dosi di vaccino inoculate nell'Europa centro-orientale aumenta in maniera relativamente lenta, con la Serbia ancora in testa nell'area per dosi somministrate ogni cento persone.

Belgrado ha iniziato a vaccinare il 24 dicembre, prima che nella Ue, usando all'inizio il siero Pfizer. Il Paese balcanico ha accelerato la campagna dopo aver ricevuto un milione di dosi del vaccino cinese Sinopharm. Nei giorni scorsi la Serbia ha ricevuto anche una nuova fornitura dell'antidoto russo Sputnik V. In generale, sono quasi 500mila le persone nel Paese che hanno ricevuto una dose di vaccino fino al primo febbraio.

Secondo dati ufficiali raccolti dal portale Our World in Data, aggiornati al primo febbraio, la Serbia (6.43 dosi per 100) è ora seconda in Europa per dosi di vaccino contro il Covid inoculate in rapporto alla popolazione, preceduta solo dal Regno Unito (14.42). Nell'Europa centro-orientale stanno procedendo in maniera relativamente rapida nella campagna vaccinale anche Romania (3,75 dosi per 100), Slovenia (3.67), Lituania (3.52), Polonia (3,25), Ungheria (3,23) e Germania (2,95), contro le 3,36 dosi per cento registrate in Italia.

Per quanto riguarda i nuovi contagi e i decessi, l'Europa centro-orientale e la regione balcanica hanno osservato ancora una volta un calo negli ultimi sette giorni. Secondo l'ultimo bollettino epidemiologico dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) relativo alla settimana fino al 31 gennaio, altri 319.534 nuovi casi di coronavirus (-7,7% rispetto alla scorsa settimana) e 12.267 nuovi decessi (-10,1%) sono stati comunicati dai Paesi balcanici e dell'Europa centro-orientale, portando il totale dei casi dall'inizio dell'epidemia nella regione a 9.957.981, i decessi a 224.536.

Secondo i dati Oms, i Paesi dell'Europa centro-orientale che hanno registrato più nuovi casi di contagio negli ultimi sette giorni sono stati Germania (81.427), Cechia (47.157), Polonia (37.940), Ucraina (27.643), Romania (17.724), Slovacchia (13.437) e Serbia (11.612).

I Paesi della regione che hanno registrato un numero maggiore di nuovi decessi nell'ultima settimana sono stati Germania (5.075), Polonia (1.817), Cechia (939), Ucraina (846), Slovacchia (574), Ungheria (556) e Romania (542).

Nell'Europa centro-orientale nel suo complesso le nazioni con più decessi totali da inizio epidemia sono Germania (56.945), Polonia (37.180), Ucraina (22.707), Romania (18.264), Cechia (16.308) e Ungheria (12.524).

La Slovenia rimane il Paese della regione con il più alto rapporto tra decessi e popolazione: 181 decessi per centomila abitanti, contro i 146 dell'Italia, seguita da Cechia (152) Bosnia-Erzegovina (143), Macedonia del Nord (137), Ungheria e Bulgaria (130), mentre il tasso più basso viene al momento osservato in Bielorussia (18).

Un totale di 2.141.602 casi totali di infezione (+60.480 nell'ultima settimana) e 51.271 decessi (+1.549) da inizio epidemia sono stati confermati fino al 31 gennaio in Slovenia, Croazia, Bulgaria, Romania e nei Balcani occidentali (Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord, Albania). (ANSA).

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