(ANSA) - BELGRADO, 07 MAG - Dopo le due stragi dei giorni
scorsi, con un bilancio complessivo di 17 morti e 21 feriti, in
Serbia, ma anche in altri Paesi della regione, si moltiplicano
gli episodi di emulazione, mentre le forze di polizia hanno
notevolmente accentuato la loro attività diretta a confiscare
armi e munizioni detenute illegalmente. A Belgrado nelle ultime
ore è stato arrestato un uomo di 41 anni che, in un messaggio
postato sui social, aveva minacciato di prendere un fucile e di
uccidere tutti gli abitanti di Ruma, cittadina non lontana dalla
capitale. In Bosnia-Erzegovina è finito in manette un abitante
di Banovici (centro) che, sotto gli effetti dell'alcol, ha
minacciato di compiere "un massacro come quello di Belgrado",
informando la polizia di tali sue intenzioni. A Skopje, capitale
della Macedonia del Nord, si sono registrati due episodi in
altrettante scuole cittadine. Nel primo è stato fermato uno
studente 16enne che aveva postato un messaggio sui social con
minacce di morte nei confronti di un professore. Nel secondo, un
giovane allievo minorenne è stato convocato dalla polizia dopo
che in classe, durante l'ora di lezione, ha estratto dallo zaino
una pistola giocattolo puntandola verso i suoi compagni e
l'insegnante. Il 3 maggio un ragazzo 13enne, sparando in una
scuola primaria di Belgrado con la pistola del padre, ha ucciso
otto allievi suoi coetanei e un custode, ferendo altri sei
alunni e una insegnante. Meno di 48 ore più tardi un 21enne,
sparando da un'auto guidata da un complice, ha ucciso otto
persone ferendone altre 14 in tre villaggi non lontani da
Mladenovac, località a una sessantina di km a sud di Belgrado.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha annunciato misure
draconiane dirette a intensificare i controlli e ridurre
sensibilmente la gran quantità di armi ancora in circolazione in
Serbia, eredità - come negli altri Paesi della regione - dei
conflitti armati degli anni Novanta nella ex Jugoslavia. Oggi in
Serbia nel terzo e ultimo giorno di lutto nazionale sono in
programma i funerali di diverse vittime delle due stragi che
hanno sconvolto il Paese. In segno di solidarietà, anche il
Montenegro ha proclamato per oggi il lutto nazionale. (ANSA).
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