All'interno delle sedi municipali si trovano unità della polizia kosovara. A Leposavic oggi sono in servizio i militari italiani della Forza Nato. Le pattuglie di Kfor presidiano in forze le strade nel nord del Kosovo e i principali accessi alle tre città teatro delle proteste dei serbi, che non accettanno nuovi sindaci di etnia albanese eletti nel voto locale del 23 aprile scorso, da loro boicottato e che ha fatto registrare una affluenza del 3,4%. La polizia kosovara da parte sua ha lanciato un appello agli abitanti del settore sud (albanese) di Kosovska Mitrovica a desistere dal riunirsi oggi sul ponte principale sul fiume Ibar, che separa la parte sud della città da quella nord a popolazione serba, per una manifestazione a sostegno della dirigenza di Pristina. Tale raduno è stato convocato con lo slogan 'Andiamo al nord'. Mitrovica nord è la quarta città del nord del Kosovo a maggioranza serba. Il nuovo sindaco eletto il 23 aprile è di etnia bosniaca e non albanese, ed è stato per questo accettato dagli abitanti locali, che non organizzano proteste come negli altri tre Comun. Proseguono intanto gli appelli della comunità internazionale alla calma, all'allentamento delle tensioni e alla ripresa del dialogo fra Belgrado e Pristina, unico modo per normalizzare i rapporti e risolvere i problemi della regione. La critica situazione in Kosovo sarà tra i temi in discussione al vertice della Comunità politica europea in programma oggi a Chisinau, in Moldova.
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