(ANSA) - CAMPOBASSO, 26 MAG - Il Comitato dei familiari delle
vittime del covid in Molise si oppone alla nuova richiesta di
archiviazione avanzata dalla procura per una delle inchieste
sulla gestione della pandemia in regione. Lo annuncia il legale
del Comitato, Enzo Iacovino.
Nella proroga delle indagini disposta nei mesi scorsi -
evidenzia il legale - la Procura aveva dato delega al Nas,
ritenendo che i sanitari potessero essere sentiti solo come
indagati, per un eventuale loro concorso nelle carenze
organizzative. I sanitari interrogati, si sono avvalsi
espressamente della facoltà di non rispondere. Su tale
presupposto la Procura ha dunque ritenuto di chiedere nuovamente
l'archiviazione sostenendo, inopportunamente, che 'per i parenti
delle vittime ci deve essere un colpevole ed una sola è la
sentenza giusta: la condanna'".
"Il Comitato - prosegue Iacovino -, dopo aver precisato che i
procedimenti tuttora in corso (criticità dell'impianto di
ossigenoterapia; la mancata realizzazione della torre covid;
l'extra budget; la sussistenza dei titoli in capo ai dirigenti
Asrem; i singoli omicidi colposi) sono stati attivati grazie
alle denunce del comitato, si è opposto alle richieste di
archiviazione perché, diversamente da quanto scritto dal Pm, non
tutti i medici si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
"Dalla documentazione fornita da alcuni indagati, inoltre -
spiega Iacovino - si evince chiaramente come le condotte dei
vertici Asrem, sarebbero omissive e commissive, così da
contribuire, unitamente a precise disposizioni organizzative e
gestionali e con evidente abuso, a diffondere la pandemia, le
infezioni ai danni dei medici, infermieri e operatori socio
sanitari, determinando i decessi nosocomiali da covid e
comportando la chiusura di diversi reparti e quindi le relative
interruzioni di pubblico servizio".
"I parenti delle vittime - conclude il legale - non chiedono
sentenze di condanna a tutti i costi, chiedono, invece, che si
faccia luce sui motivi del disastro con indagini attente. A
tutt'oggi, dopo tre anni dall'inizio della pandemia e dopo due
anni di indagini, nessuna verità è stata ancora scritta nelle
attività istruttorie dei procedimenti penali attivati". (ANSA).
Comitato vittime del covid si oppone a istanza archiviazione
Legale Iacovino, 'fare luce sui motivi del disastro'
