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Stop alle Grandi navi, dubbi sulle crociere a Venezia

Vtp, 'concessione cancellata'. Ma Unesco applaude

15 luglio, 17:39
GRANDI NAVI: DOPO STOP GOVERNO, DUBBI SU FUTURO E OCCUPAZIONE GRANDI NAVI: DOPO STOP GOVERNO, DUBBI SU FUTURO E OCCUPAZIONE

 (di Andrea Buoso) (ANSA) -  Dopo i consensi giunti ieri subito dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il decreto legge sulle Grandi Navi a Venezia comincia a registrare i primi distinguo se non addirittura aperti dissensi, legati soprattutto alle modalità per gestire il passaggio immediato, dal primo agosto, degli approdi delle crociere a Marghera e la conseguente concessione dei terminal, ai ristori per i lavoratori, arrivando a paventare grosse incognite sulla crocieristica in Laguna. Un plauso all'iniziativa dell'esecutivo viene oggi dalla direttrice generale dell'Unesco, Audrey Azoulay, che definisce la decisione "una gran bella notizia e un passo importante, che contribuisce in modo significativo alla tutela di questo luogo straordinario patrimonio dell'umanità", su cui l'agenzia dell'Onu aveva puntato recentemente i riflettori. A lei si affianca l'ex ministro dell'Ambiente Corrado Clini, coautore del decreto del 2012 che prospettava questa stessa soluzione: "Ci sono voluti nove anni - ha dichiarato oggi - segnati dalla marmellata burocratica all'italiana fatta di conflitti di competenze e mancanza di decisioni, che ha consentito alle navi da crociera di continuare a girare tranquillamente nel bacino di San Marco. Finalmente il governo Draghi ha preso la decisione giusta". Sono tuttavia le uniche voci favorevoli al decreto, che invece viene salutato criticamente in città, sia dai favorevoli sia dai contrari ai passaggi delle 'navi bianche'. A partire dai comitati "No Navi", che stigmatizzano il fatto che "le compagnie non risarciscono i danni provocati alla città e ai suoi abitanti, ma vengono risarcite per non passare più davanti a San Marco". E se dagli armatori della Clia non viene un 'no' ad approdi alternativi, la Venezia Terminal Passeggeri (Vtp), nella cui compagine figurano anche le società crocieristiche, sostiene che il dl "di fatto cancella arbitrariamente la possibilità di utilizzo del terminal di Marittima in concessione a Vtp fino al 2025", cioè "cancella la concessione in modo unilaterale, violando norme nazionali e comunitarie". Una situazione che avrà il suo primo epilogo entro un paio di settimane, quando a Venezia arriveranno le ultime tre crociere prima dello stop definitivo dal primo agosto. Questo fine settimana, che coincide con la festa del Redentore, non si prevedono arrivi. Dal 24 al 31 luglio sono previsti gli approdi di due navi Msc, la "Orchestra" e la "Magnifica", e una di Costa, la "Deliziosa". Da parte degli albergatori si paventa invece il ritorno di "valanghe di torpedoni - ha detto il direttore dell'Ava, Claudio Scarpa - che scaricheranno turisti pendolari e non stanziali. Così si scalano i costi, ma diminuiscono i guadagni". E Nicola Pellicani (Pd) chiede "più politica e meno commissari. La parola passi alle forze politiche, economiche e sociali della città. Non si può pensare di governare Venezia solo per decreto". Gli ultimi dubbi riguardano l'ammontare dei ristori a lavoratori e imprese, per cui il presidente del Veneto Luca Zaia ha assicurato che i tecnici di Regione e governo stanno già lavorando. Anche dai sindacati si chiedono "certezze e non promesse". (ANSA).

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