Venezia celebra l'arte navale e torna luogo simbolo di ingegno e innovazione per eccellenza. Lo fa nella splendida cornice dell'Arsenale, l'antico complesso dei cantieri navali della città, con la terza edizione del Salone Nautico, inaugurata nonostante il maltempo abbia imposto un cambio di programma. Il coro della Fenice ha introdotto la giornata con l'inno di Mameli, ma un acquazzone ha impedito il suggestivo lancio dagli elicotteri degli incursori della Marina Militare, primo partner del Comune nella realizzazione della manifestazione nautica. Il pubblico ha potuto però applaudire l’arrivo nel cielo di due elicotteri dell’Aeronautica, con la bandiera italiana e il vessillo di San Marco.
Saranno nove giorni dedicati alla passione per la navigazione, tra yacht e super-yacht, prove in acqua, convegni, esposizioni e regate. Il Salone è una grande fiera che ospita 300 imbarcazioni (240 delle quali in acqua) e vede protagonisti 200 espositori, con i player più importanti del mercato. Ma sarà, forse più di tutto, l'occasione in cui la tradizione navale lagunare dimostrerà di andar di pari passo con le più moderne tecnologie, e saper guardare con attenzione all'ambiente, all’economia circolare, alle nuove fonti di energia, come l’idrogeno, proprio nell'anno in cui la città di Venezia si candida a diventare la 'Capitale mondiale della sostenibilità'.
In questo quadro, il Salone Nautico assume il ruolo di pietra angolare della neonata fondazione, che ha raccolto la sfida di transitare la città in un percorso di transizione. "Al Salone presentiamo grandi barche e tecnologie, - ha detto il sindaco, Luigi Brugnaro - e stimoliamo le imprese a sviluppare produzioni, motori e carene che siano in linea con la difesa dell'ambiente, del moto ondoso, e del contrasto ai cambiamenti climatici". In quest'ottica, il Salone "fa il paio con gli investimenti che stiamo facendo con Eni per la produzione di idrogeno. - ha aggiunto - Siamo quelli che nella raffineria di Marghera riusciamo a trasformare gli oli fritti (uno dei peggiori inquinanti dei mari) in additivo naturale per i bio-diesel. Questi sono i fatti".
Il boat show dell’Arsenale conferma e fortifica il ruolo di Venezia come 'più antica città del futuro'. Un concetto illustrato dal ministro Renato Brunetta, presente all’inaugurazione. "Pensate – ha detto - se riuscissimo a fare durante tutto l’anno eventi come questo, - specializzati in tecnologie di uso e gestione del 'mare', non solo dell’Adriatico ma hub del Mediterraneo. Questa è una città impossibile, che non dovrebbe esistere, perché le lagune non durano duemila anni. E i veneziani, con loro intelligenza, hanno spostato i fiumi e fermato il mare. Sposteremo ancora i fiumi, ma lo faremo nell’immateriale, portando a Venezia il meglio del futuro". Un futuro, se ne è detto convinto anche il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese, che vedrà Venezia tracciare la strada dei processi industriali rivolti alla sostenibilità. "Venezia è la città in assoluto più sostenibile" ha affermato Marinese. "In questa città - ha aggiunto - ci sono industrie che investiranno più di 3 miliardi di euro sulla sostenibilità: oltre alla bioraffineria, saranno destinati 150 milioni alla generazione di batterie al litio, Versalis investirà 500 milioni di euro per le bio-plastiche e la costruzione dell'impianto a idrogeno, e sarà realizzato un deposito dell'ammoniaca, che serve per la produzione di idrogeno blu”.
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Ve.La Spa