"La questione delle pari
opportunità, della natalità e della famiglia sono centrali in
tutta l'azione di governo". Così la ministra Eugenia Maria
Roccella nel suo videomessaggio in apertura del convegno sulla
parità di genere nel mondo del lavoro, promosso dalla
Commissione regionale Pari opportunità (Cpo) e ospitato a Osimo
(Ancona), nella sede della Lega del Filo d'Oro. Roccella ha
evidenziato l'importanza di "responsabilizzare il mondo
produttivo a un profondo cambiamento culturale. Vogliamo
costruire intorno alla genitorialità e alla maternità - ha detto
- un ambiente favorevole soprattutto in ambito lavorativo, ma
non soltanto. Per questo abbiamo bisogno di uno sforzo
collettivo".
Portando il saluto dell'Assemblea legislativa e del
presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli, il
presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, ha posto
l'accento su come dopo la pandemia le prospettive di raggiungere
una reale parità di genere siano diventate più complesse e ha
portato anche degli esempi concreti. Latini ha citato le linee
guida della strategia Ue, evidenziando che "proprio in questa
direzione stiamo lavorando con l'impegno di tutti".
Nel corso dell'evento in primo piano le problematiche
esistenti e i possibili interventi da mettere in campo alla luce
della legislazione vigente. "Una tematica quella che affrontiamo
oggi - ha sottolineato la presidente della Cpo, Maria Lina
Vitturini - che ci sta molto a cuore. Tra uomo e donna c'è
ancora disparità salariale, contributiva e nel raggiungere i
ruoli apicali. Di qui l'importanza di stimolare azioni positive,
soprattutto nel privato, dove le differenze sono particolarmente
forti".
Ad introdurre l'appuntamento Sandra Amato, componente della
stessa Cpo, che ha fatto presente come la parità di genere non
sia "soltanto un modo per realizzare una giustizia sociale, ma
anche una strategia per la sostenibilità e l'innovazione delle
imprese". Tra gli argomenti affrontati quello della
"Certificazione della Parità di Genere" nelle aziende, pensata
proprio per generare una trasformazione del sistema
imprenditoriale, incentivando le imprese ad adottare protocolli
adeguati a ridurre la discriminazione in tutte le aree che
presentano maggiori criticità. Sono intervenuti, la
sottosegretaria Lucia Albano e la senatrice Elena Leonardi.
Contributi di riflessione anche da parte dei rappresenti di
organizzazioni imprenditoriali e di alcune aziende marchigiane.
Presenti i consiglieri Carlo Ciccioli e Mirko Bilò, il prefetto
Darco Pellos, il questore di Ancona Cesare Capocasa, esponenti
delle forze armate e dell'ordine. In platea anche gli studenti
dell'Istituto tecnico commerciale tecnologico "Carducci-Galilei"
di Fermo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA