(ANSA) - ANCONA, 02 GEN - Prima la pandemia, poi, nel
momento in cui sarebbe dovuto arrivare il massimo slancio, il
caro materie prime ed energia, con contorno di catastrofi
naturali (l'alluvione nel Senigalliese e Pesarese, il sisma
davanti alle coste marchigiane); per la ricostruzione post sisma
nelle Marche un percorso a ostacoli che, è l'auspicio espresso
dal presidente Francesco Acquaroli in una conferenza stampa
organizzata insieme all'Ordine dei giornalisti Marche, il "2023
sia l'anno della ricostruzione fisica con effetti visibili", di
un "numero importante di cantieri".
Il presidente ha ricordato come sia stato necessario
'correggere' al rialzo i prezziari, come si stia definendo la
questione 'bonus 110', dicendosi "convinto che sarà l'anno della
ricostruzione fisica con effetti visibili". "Non basta però, le
aree interne stanno soffrendo per carenza infrastrutturale e di
progetti", ha ricordato, rilevando il bisogno di una gestione
post sisma più vicina alla regione, più 'modellata' sulle
esigenze dei territori per evitare rischi di ulteriore
spopolamento: "serve strategia e progettazione di area vasta per
dare opportunità a territori del cratere affinché risorse
producano effetti sperati: torneremo a far vivere quei territori
se i territori torneranno competitivi".
Rispondendo ai cronisti, Acquaroli ha parlato della guida di
una nuova struttura di gestione post sisma: "con il suo avvento,
Legnini ha saputo dare competenze e risposte alla ricostruzione,
anche per gli aspetti giuridici, con professionalità, competenza
e dedizione; ora il modello va velocizzato e reso univoco".
Dunque un plauso a Legnini ma anche una richiesta di una
struttura più agile e collegata con la Regione. "Il modello non
lo ha scelto Legnini" ha chiosato Acquaroli che, sull'ipotesi di
guida commissariale in capo dal senatore Guido Castelli, ex
sindaco di Ascoli, ha risposto: "è stato il mio assessore alla
Ricostruzione e sindaco di Ascoli, ha tutte le carte in regola
per fare bene come ha fatto da sindaco e da assessore sul tema
della ricostruzione", ribadendo la necessità come una strategia
di "area vasta sia una priorità assoluta" oltre a "progetti
d'eccellenza" e alla competitività con i prodotti marchigiani".
(ANSA).
Terremoto: Acquaroli, nel 2023 "effetti visibili" ricostruzione
"Legnini ha dato risposte, ora velocizzare modello. Castelli ok"
