(ANSA) - ANCONA, 05 OTT - Un Sistema integrato di
educazione e istruzione dalla nascita a sei anni: la Regione
approva gli indirizzi regionali e i criteri di riparto ai
Comuni. Complessivamente, fa sapere la Regione, "7 milioni e
mezzo di euro tra fondi statali e regionali". Le linee guida
proposte al Consiglio delle Autonomie locali (Cal) sono:
"consolidare e ampliare la rete dei servizi educativi per
l'infanzia, stabilizzare e potenziare gradualmente le sezioni
primavera, riqualificare edifici scolastici di proprietà
pubblica, già esistenti e sottoutilizzati, promuovere la
costruzione di nuovi edifici per costituire Poli per l'infanzia
e sostenere la qualificazione del personale educativo e docente.
Il parere del Cal verrà acquisito per poi poter predisporre
il "Programma regionale degli interventi per la promozione del
sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai 6
anni". Un programma che prevede una "dotazione di fondi statali
pari a 6 milioni da erogare ai Comuni secondo criteri
percentuali relativi alla popolazione a cui si aggiungono oltre
1 milione e mezzo di fondi del bilancio regionale per
complessivi 7 milioni e mezzo".
Il Ministero prevede tra i criteri l'assegnazione di una
quota non inferiore al 5% dell'importo del contributo annuale
statale per gli interventi che riguardano la formazione continua
degli insegnanti, mentre la Regione Marche ha scelto - come ha
spiegato ieri nella seduta di giunta l'assessore all'Istruzione,
Giorgia Latini - di destinare a tali interventi una quota
corrispondente al 10% che sarà assegnata ai Comuni capofila
degli Ambiti Territoriali Sociali per l'attuazione coordinata
delle attività sul territorio di riferimento.
"Consapevoli - ha affermato - che la formazione dei docenti è
un valore che si riflette sulla qualità dei servizi offerti
all'infanzia e finalizzata alla promozione dei coordinamenti
pedagogici territoriali". "E' un programma di interventi molto
importante - ha proseguito l'assessore - quello che sarà
elaborato in base ai criteri adottati, frutto di una
condivisione con tutti i soggetti interessati, perché permetterà
di migliorare l'omogeneizzazione dei servizi sui territori e di
ampliare qualitativamente l'offerta di servizi per le famiglie,
come quello diretto a sostenere la rete dei servizi per i
bambini nella fascia di età compresa tra zero e sei anni, in
particolare nei territori in cui sono carenti scuole
dell'infanzia statali".
Per gli interventi, tra gli altri, che i Comuni potranno
realizzare aderendo al Programma regionale, saranno concessi
"contributi per la messa in sicurezza in caso di incendio,
adeguamenti delle strutture per nuove aule per le sezioni
primavera e per disabili, strumentazioni didattiche". Una "quota
maggioritaria, il 60% dei finanziamenti sarà riservata invece
all'agevolazione tariffaria, al prolungamento dell'orario
pomeridiano dei servizi e della scuola dell'infanzia per tutto
il periodo di frequenza, all'apertura nel periodo estivo, al
sostegno alla progettualità finalizzata all'inclusione e alla
diversità e/o al bilinguismo, all'educazione alimentare, al
sostegno alla genitorialità e alla continuità educativa, così
come alla creazione di nuovi posti per la fascia 0-3 anni".
(ANSA).