"Al nuovo governo chiederò di
proseguire l'iter che porterà all'approvazione del Codice delle
ricostruzioni": è quanto ha detto il commissario straordinario,
Giovanni Legnini, nel corso della conferenza stampa in cui è
stato presentato il Rapporto 2022 della ricostruzione post sisma
2016. "Siamo bravissimi a gestire la prima fase delle emergenze,
ma poi la storia ha più volte dimostrato che si fa molta fatica
ad avviare il processo di ricostruzione perché ogni volta si
ricomincia daccapo", ha spiegato il commissario. "Proprio per
evitare di perdere del tempo prezioso - ha sottolineato - è
necessario arrivare a un Codice che fornisca un quadro normativo
uniforme per garantire certezza, stabilità e velocità alle
procedure e alle attività di ricostruzione nei territori colpiti
dagli eventi sismici o altre catastrofi". Con la creazione di un
Codice delle ricostruzioni si arriverebbe anche alla creazione
di un Dipartimento delle ricostruzioni, gemello del Dipartimento
della Protezione civile chiamato a intervenire sulle emergenze.
Legnini, il cui mandato annuale scade il 31 dicembre, ha anche
ipotizzato un superamento della struttura commissariale,
arrivando alla "creazione di una nuova governance che veda il
pieno coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni", ha detto,
spiegando che questa "sarà comunque una scelta solamente
politica". "Per quanto mi riguarda continuerò a portare avanti
il mio impegno con la determinazione di sempre fino alla
scadenza del mandato e continuerò a dare la mia disponibilità
anche al nuovo governo che farà le sue scelte", ha concluso il
commissario. Sull'idea di superare la struttura commissariale si
è espresso, nel corso della conferenza stampa, il sindaco di
Treia (Macerata), Franco Capponi, manifestando la sua
contrarietà, evidenziando "l'ottimo lavoro che si sta portando
avanti, si rischierebbe di interromperlo".
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