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Case popolari: Marche,riserva anche vittime violenza in casa

Case popolari

Case popolari: Marche,riserva anche vittime violenza in casa

Via libera Consiglio a pdl politiche abitative. Pd, discrimina

ANCONA, 13 luglio 2021, 18:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quote specifiche di riserva di alloggi 'popolari' per famiglie monoparentali, nuclei familiari con componenti under 35, appartenenti alle forze dell'ordine, al Corpo dei vigili del Fuoco, a soggetti vittime di violenza domestica. Le prevedono la legge approvata dal Consiglio regionale Marche che modifica il sistema delle politiche abitative. Il via libera a maggioranza dell'Assemblea (19 voti a favore; 9 contrari, Pd e M5s) è arrivato dopo oltre cinque ore di acceso dibattito in aula, in prosecuzione di altre ore di confronto nella precedente seduta della scorsa settimana.
    In particolare le modifiche varate con il testo approvato (frutto della sintesi di due proposte di legge abbinate, una della Lega e l'altra del Gruppo FdI) riguardano i criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica agevolata e sovvenzionata, che aggiornano la legge del 2005.
    Cambiamenti alle cause di decadenza delle assegnazioni, in particolare per soggetti condannati per reati specifici (ad es.
    la condanna in primo grado per violenza domestica).
    Oltre ai due relatori, il presidente della 3/a commissione gestione territorio e ambiente Andrea Maria Antonini (Lega; maggioranza) e Anna Casini (Pd; minoranza) sono intervenuti rappresentanti di tutti i Gruppi. Secondo la Lega la legge "porta nuova speranza e fiducia nelle istituzioni perché non assegna solo case, restituisce e rafforza certezze", "tutela del diritto e della legalità vanno di pari passo" e non opera discriminazioni. Fdi parla di: "Rispetto della legalità e salvaguardia delle giovani coppie, dei diversamente abili, delle famiglie monoparentali, modifiche fondamentali". Di avviso opposto il Pd: una "legge pensata sulla base di un 'nemico', il diverso, lo straniero" e con le categorie crea in sostanza "discriminazioni". Passa l'idea della consigliera Pd Micaela Vitri (respinto l'emendamento ma misura 'recepita' in un emendamento di Antonini) di estendere la riserva alle vittime di violenza domestica.
    Per i cittadini extracomunitari con residenza fiscale fuori dall'Italia, obbligo di presentare lo stato reddituale e patrimoniale nello stato d'origine certificato o attestato dalla competente Autorità (no autocertificazione).
   

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