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Morta a 103 anni Marcella Pedone, la prima fotografa freelance

Morta a 103 anni Marcella Pedone, la prima fotografa freelance

Testimoniò un secolo di trasformazioni dell'Italia

MILANO, 11 gennaio 2023, 15:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' morta Marcella Pedone, la prima fotografa freelance italiana. Nata nel 1919 a Roma, aveva compiuto 103 anni lo scorso 27 aprile.
    Dopo la laurea in lingue a Venezia, aveva iniziato la sua carriera in Germania come reporter e poi lavorando per case produttrici di apparecchi fotografici e tenendo conferenze sull'Italia nelle Università popolari tedesche dove mostrava i suoi scatti di un'Italia sconosciuta e in via di trasformazione.
    Grazie al successo di queste lezioni, fu assunta dall'agenzia fotografica Bavaria. In Italia collabora con l'azienda di macchine fotografiche Ferrania che le affida la promozione delle pellicole a colori, foto e cinematografiche, che sperimenta in prima persona realizzando documentari. In roulotte percorre l'Italia per anni: montagne, villaggi di pescatori, minierr, fabbriche, cantieri sono suoi soggetti attraverso cui testimonia la trasformazione dell'Italia da agricola a industriale.
    Un lavoro che proseguì in proprio anche dopo il fallimento di Ferrania, quando si ritagliò uno nel settore dell'editoria divulgativa e scolastica, creando una fornitissima banca di immagini, in cui fosse possibile scegliere i migliori soggetti per i vari prodotti editoriali con lavori per conto di Aristea, Loescher, De Agostini.
    Nel 2017, aveva donato al Museo di Scienza e Tecnologia di Milano il suo tesoro di 170 mila scatti realizzati in oltre cinquant'anni di attività insieme alle macchine fotografiche di cui si era servita. Un 'tesoro' che da allora è diventato oggetto di studio. A lei nel 2021 è stata dedicata la prima mostra monografica dedicata al mondo reale e leggendario delle Dolomiti.
    "Marcella Pedone ha anticipato di decenni, con la sua vita personale e professionale, principi che si sono consolidati nella nostra società e costituiscono una fertile visione anche per il futuro - ha sottolineato il direttore generale del Museo Fiorenzo Galli -. Libertà, autonomia, competenza e passione sono tutti valori che emergono nella sua ultima mostra temporanea Dolomiti Trasfigurate, tenutasi al Museo: uno straordinario regalo culturale".
   

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