C'erano anche Carlo Smuraglia -
l'ex presidente nazionale dell' Anpi, classe 1923 - e Loredana
Bulgarelli, deportata e partigiana che ha ricevuto l'ambrogino
d'oro fra le persone che oggi a Milano hanno partecipato al
presidio in occasione della festa della Liberazione.
Un presidio statico, in piazza Castello - dove il 17 luglio
1945 fu fatta una grande festa per celebrare l'avvenuta
liberazione - che, causa Covid ha sostituito la consueta
manifestazione nazionale con corteo.
Alcune centinaia le persone presenti, soprattutto giovani,
dato che il comitato permanente antifascista, che ha organizzato
l'appuntamento, aveva chiesto di seguirlo da casa. Con un enorme
arcobaleno 'Priorità alla scuola'. Sulle due ruote le persone
che prima hanno partecipato alla biciclettata antifascista per
la città.
Oggi "dobbiamo essere partigiani della Costituzione" ha
detto dal palco il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco
Pagliarulo che ha parlato del bisogno di un salario dignitoso
(citando fra gli altri i rider e i lavoratori dei call center)
ma anche dei morti in mare nel Mediterraneo dove l'altro ieri
"cento persone che a lungo avevano chiesto soccorso sono morte".
"Oggi - ha reclamato - ci siamo perché è il momento di esserci
per la tragedia che stiamo vivendo. Per salvare l'Italia bisogna
cambiare e per cambiare bisogna attuare la Costituzione".
Anche Maria Pia Garavaglia, presidente nazionale
dell'Associazione Partigiani Cristiani ha rivendicato i valori
della Costituzione, sottolineando che "il 25 aprile è stata
festa di libertà per tutti, una festa del popolo". Le ha fatto
eco il presidente milanese dell'Anpi Roberto Cenati tornando a
dire che questa è "una festa che unisce tutti gli italiani che
credono nei valori e nei principi della Costituzione": Cenati ha
avuto un pensiero particolare per Liliana Segre, "Se le hanno
dovuto affidare la scorda vuol dire che qualcosa di
profondamente grave è avvenuto nel Paese. E' un campanello
d'allarme". "La commissione parlamentare da lei presieduta - ha
concluso il presidente dell'Aned Dario Venegoni - ha molto da
lavorare" contro razzismo e discriminazioni.
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