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'713 casi in primo semestre 2019, non tutti ospedali monitorano'

MILANO, 04 dicembre 2019, 15:57

Redazione ANSA

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Spinte, botte, schiaffi, insulti e minacce verbali: sono 713 gli episodi di aggressione subiti dagli operatori della sanità nella Città metropolitana di Milano nel primo semestre 2019, secondo un censimento reso noto dal Pd lombardo che, però, denuncia di non poter definire chiaramente l'entità del fenomeno perché manca un sistema di monitoraggio omogeneo e diversi ospedali hanno fornito dati incompleti o in certi casi inesistenti. Una lacuna che i consiglieri regionali del Pd puntano a colmare con un progetto di legge per obbligare le strutture a individuare situazioni e fattori di rischio e per istituire un tavolo che definisca le linee pratiche di intervento con tutti gli attori, dai sindacati alle forze dell'ordine, dall'assessorato ai tecnici del settore. "In Regione si parla tanto di sicurezza ma si concretizza poco, anche sul fronte degli ospedali. Aggressioni e violenze verso gli operatori non sono registrate in maniera corretta e puntuale", ha contestato il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Fabio Pizzul, presentando assieme alla consigliera Carmela Rozza, alla segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani, e alla responsabile del Dipartimento Salute e Welfare del Pd Milano Metropolitana, Piera Landoni, il censimento sul numero di aggressioni totali dal 2016. Sono 1.704, ma è impossibile definire un trend per l'incompletezza dei dati. Da quelli più completi, forniti da strutture come le Asst Santi Paolo e Carlo, Nord Milano e Policlinico, si può dedurre che i reparti più a rischio sono quelli di psichiatria e i pronto soccorso, e sono in particolare gli infermieri le vittime di aggressioni, soprattutto verbali ma anche fisiche, commesse soprattutto dai pazienti ma in molti casi anche da parenti o accompagnatori. "Non mi aspettavo la nullità dell'impegno della maggioranza degli ospedali milanesi sul fenomeno - ha notato Rozza, che ha potuto censire solo 120 casi nel 2016, 167 nel 2017 e 704 nel 2018 -. Nelle eccellenze lombarde mi attendevo la stessa sensibilità trovata invece nel Policlinico e nella Asst Lariana, che ci lavora dal 2007: a Como hanno aggredito il fenomeno e gli episodi si stanno riducendo. Fino ad oggi ci sono state solo raccomandazioni, adesso ci vuole una legge".
   

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