C'è anche l'istituzione di una
'Consulta regionale per l'integrazione e la promozione del
dialogo interreligioso' all'interno della legge di revisione
normativa ordinamentale approvata a maggioranza dalla
commissione Affari istituzionali del Consiglio lombardo.
In base all'articolo 1 del pdl 95 di iniziativa del
presidente della Giunta Attilio Fontana, che approderà in Aula
martedì prossimo, insieme alla legge di semplificazione, per il
voto finale, "la Consulta opererà, quale organismo di studio
delle tradizioni religiose e delle relazioni tra le religioni,
al fine di valorizzare il contributo che le comunità religiose
possono offrire al tessuto sociale e culturale nel quale
insistono e di proporre iniziative di dialogo e di confronto tra
diverse identità confessionali".
L'organismo, coordinato dal Presidente della Regione o suo
delegato, sarà composto, "in maniera paritetica, da
rappresentanti delle dieci comunità religiose aventi una
presenza diffusa sul territorio", per un totale di venti
componenti. Ciascuna comunità religiosa designerà, su invito del
Presidente della Regione, i propri rappresentanti "secondo la
propria autonomia". Come già previsto dalla delibera di giunta
del 20 maggio, inoltre, "le riunioni della Consulta si terranno,
di norma, presso la Chiesa - Casa dei Frati Cappuccini di
Bergamo", l'ex cappella dell'Asst Papà Giovanni XXIII sulla
quale la Regione aveva esercitato il diritto di prelazione dopo
che era stata acquistata all'asta dall'Associazione dei
Musulmani.
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