Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Genitori no vax, cureremo nostro figlio

Genitori no vax, cureremo nostro figlio

Il rifiuto del tampone perché temevano venisse isolato

MILANO, 28 maggio 2023, 15:23

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Rispondono indignati alle accuse che sono state loro mosse, i due genitori no vax indagati per tentato omicidio a Milano con l'accusa di aver negato il permesso per un test Covid al figlio ricoverato con il sospetto di una grave malattia, almeno da quanto nelle prime ricostruzioni fornite. "Quello che è stato scritto non è vero", affermano.
    In una intervista su La Verità, i genitori spiegano che il loro rifiuto al tampone era solo perché temevano che se fosse risultato positivo al test Covid sarebbe stato isolato in qualche reparto senza le cure necessarie. I genitori contestano la ricostruzione fatta dai media e dalle istituzioni giudiziarie: "Non è vero nulla - aggiungono - nessuno ci ha mai detto che cosa ha nostro figlio e di che cure necessita. Come potevamo saperlo, venerdì, se gli avevano fatto solo gli esami del sangue?" Raccontano che al Buzzi di Milano (dove non ci hanno chiesto il tampone per il ricovero, perché dipende dalle singole direzioni sanitarie) hanno detto loro che c'era qualcosa di sospetto e che sarebbe stato meglio trasferirlo al San Gerardo di Monza dove c'è un ottimo reparto di Ematologia, dove invece lo richiedevano.
    "Vogliamo solo curarlo, non nuocere alla sua salute - sottolinea il padre - Come si può solo ipotizzare una simile atrocità?". Ora i genitori e il loro legale attendono la decisione del Gip di Milano sulla convalida del provvedimento del pm intervenuto su richiesta dei medici. "Nostro figlio intanto non sta facendo terapie, è ancora in attesa di una diagnosi".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza