(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Può un magistrato scegliere quali
notizie meritano di essere divulgate alla stampa? Può un
procuratore della Repubblica decidere quali informazioni debbano
essere considerate di pubblico interesse? Può la chiusura di tre
anni di indagini essere liquidata con un comunicato di 21 righe
come recentemente accaduto all'inchiesta sulla pandemia? Sono
queste le domande e i temi al centro di una manifestazione
dall'Associazione lombarda dei cronisti (Alg) e dal Gruppo
Cronisti che si svolgerà davanti al Palazzo di Giustizia di
Milano mercoledì prossimo alle 10. L'iniziativa sarà preceduta
da un incontro che si terrà lunedì prossimo alle 20.30 al
cinema Anteo del capoluogo. i Milano.
Secondo le organizzazioni dei giornalisti "libertà di stampa
e presunzione d'innocenza, due diritti fondamentali, sanciti
entrambi dalla Costituzione, e che mai i Costituenti avrebbero
messo in conflitto, stanno sempre più diventando 'alternativi'
l'uno all'altro con l'effetto di comprimere la libertà
d'informazione. Sono le conseguenze della legge Cartabia nella
parte in cui prevede che il procuratore della Repubblica sia
l'unica autorità legittimata a fornire informazioni ai
giornalisti sui procedimenti penali tramite comunicati ed
eccezionalmente conferenze stampa".
"E sempre che si tratti di notizie strettamente necessarie
per la prosecuzione delle indagini o quando 'ricorrono
specifiche ragioni di interesse pubblico' - concludono Alg e
Gruppo Cronisti -. Con l'effetto che è attribuita al procuratore
della Repubblica l'esclusiva valutazione di cosa sia una notizia
di pubblico interesse". (ANSA).
Giustizia: manifestazione e incontro Alg-Cronisti su l.Cartabia
Al centro le critiche dei giornalisti e i 'problemi' della norma
