Fotografie, diari, corrispondenze,
cimeli e onorificenze dei medici che hanno vissuto al fronte la
prima guerra mondiale, una tragica esperienza che ha influenzato
le loro vite e i loro percorsi professionali.
Si intitola 'Medici di guerra' la mostra promossa
dall'Università Bicocca di Milano in occasione dei venticinque
anni dalla sua nascita, in collaborazione con il Polo
archivistico storico dell'ateneo e con il centro Aspi, Archivio
storico della psicologia italiana. Il percorso della mostra, che
si potrà visitare nella biblioteca dell'ateneo dal 14 marzo al
12 maggio, è articolato in dieci sezioni, con fotografie,
oggetti e documenti conservati negli archivi. Si tratta di
materiali appartenuti a medici, neurologi, psichiatri e
psicologi italiani che parteciparono in gioventù al primo
conflitto mondiale, alcuni ancora studenti in medicina, altri
appena laureati, altri ancora già avviati alla professione. Gli
scatti fotografici, i diari, le corrispondenze, gli opuscoli, i
cimeli, le onorificenze di questi ufficiali medici aprono una
finestra sull'esperienza bellica, mostrandoci i suoi mutevoli
volti e le sue tragiche ricadute sulla vita dei soldati e dei
civili.
La mostra sui 'Medici in guerra', è curata da Barbara Bracco,
docente di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di
Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università di Milano-Bicocca e
da Dario De Santis, storico della scienza presso il Centro di
ricerca Aspi - Archivio Storico della Psicologia Italiana
dell'Università di Milano-Bicocca.
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