Da sfida all'accesso
dell'alimentazione per tutti a quella della reperibilità, senza
sprecare, inquinare, consumare risorse ed energia attraverso
buone pratiche dell'intera filiera. La prossima edizione di
Tuttofood (Fiera Milano 8-11 maggio) presentata oggi a Milano,
punta a diventare ancora di più una piattaforma per il settore
agroalimentare, con una edizione, come ha detto l'Ad di Fiera
Luca Palermo, focalizzata sulla sostenibilità e sulla lotta
allo spreco alimentare. Per questo si preannunciano fondamentali
le collaborazione con Fao, Banco Alimentare oltre che con tutti
gli attori coinvolti, chiamati a elaborare nuove strategie
nell'evoluzione del cibo e del mangiare. Nel convegno al Mudec
durante il quale è stato presentato sono stati ricordati i
numeri da cui partire: il 14% della produzione agroalimentare
viene perso già nella fase di raccolta e distribuzione e il 17%
nel consumo, mentre i rifiuti alimentari generano 49 milioni di
tonnellate di metano, oltre a rappresentare quasi il 10% delle
emissioni di gas serra. Spreco di cibo che contribuisce anche ai
cambiamenti climatici, mentre si potrebbe dare da mangiare a
buona parte di quegli oltre 800 milioni di persone che nel
mondo soffrono la fame.
All'edizione 2023 hanno già dato la loro adesione un migliaio
di brand che potrebbero diventare il doppio fino a maggio, in
rappresentanza finora di 35 Paesi, alcuni presenti per la prima
volta, e il ritorno dell'Asia. Tra i temi che verranno trattati
in chiave anche di sostenibilità spiccano l'innovazione nelle
catene di fornitura, le opportunità della trasformazione
digitale - come il Metaverso - o l'approccio "verde" nel Retail.
Ritornerà anche il Better Future Award, il riconoscimento
promosso da Tuttofood in collaborazione con le testate Gdoweek e
MarkUp che premia l'innovazione sostenibile in campo
agroalimentare, comprese le iniziative socio- ambientali etiche.
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