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Al Mufoco le 'testimonianze autentiche' di Ernesto Fantozzi

Al Mufoco le 'testimonianze autentiche' di Ernesto Fantozzi

Archivio del fotografo donato al Museo di Cinisello Balsamo

MILANO, 01 dicembre 2022, 18:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Questa fotografia è testimonianza autentica di una situazione spontanea" è la frase manifesto che accompagna ogni stampa di Ernesto Fantozzi, cui il Mufoco, il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, dedica una personale che ne propone le fotografie dal 1958 al 2018.
    L'esposizione, a cura di Carlo Cavicchio, Maddalena Cerletti, Sabina Colombo, sarà inaugurata il 3 dicembre ed è l'inizio di un lavoro di valorizzazione, studio e catalogazione dell'archivio del fotografo, recentemente donato al Museo.
    Ernesto Fantozzi inizia a fotografare alla fine degli anni Cinquanta fino ai primi anni Settanta e, dopo una pausa di vent'anni, durante la quale si dedica principalmente all'insegnamento, riprende l'attività fino a oggi. Lui stesso si definisce un 'fotografo documentarista', un 'fotografo della realtà' e realizza scatti in bianco e nero, escludendo volutamente il colore. Rivolge il suo sguardo alla quotidianità, agli aspetti più ordinari della vita. Documenta Milano e il suo hinterland soffermandosi sul paesaggio urbano e suburbano e sul racconto della vita sociale con attenzione alle abitudini e alle relazioni, a partire dalla fotografia "della famiglia seduta nel tinello che guarda il Festival di Sanremo alla televisione" (Milano, 1958) che apre l'esposizione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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