Il gip di Milano Guido Salvini ha
respinto la richiesta di domiciliari per Simba La Rue, il rapper
di 20 anni arrestato con altri tre giovani nell'ambito
dell'inchiesta del pm di Milano Francesca Crupi su una presunta
'faida' tra gruppi rivali di trapper. Il giudice ha però
confermato l'autorizzazione a trasferire il ventenne "nel più
breve tempo possibile" all'ospedale San Gerardo di Monza, dove
dovrà essere operato per le conseguenze dell'aggressione, nelle
scorse settimane a Treviolo (Bergamo), in cui è stato ferito a
coltellate.
Da parte di Simba La Rue "non è pervenuta alcuna accettazione
e disponibilità in merito a un programma di recupero che
comporterebbe un distacco dallo stile di vita sinora assunto".
Lo sostiene il gip Guido Salvini nell'ordinanza con cui ha
respinto la richiesta dei domiciliari in comunità per il rapper,
arrestato nell'ambito di una inchiesta della Procura di Milano
per una presunta faida tra bande rivali di trapper. "Ben
difficilmente la collocazione in comunità potrebbe interrompere
i contatti tra Saida e l'ambiente in cui sono maturati i fatti
criminosi", aggiunge il giudice, ricordando che lo stesso pm,
pur esprimendo parere favorevole all'istanza dei difensori, "ha
sottolineato l'assoluta importanza di recidere ogni contatto tra
l'indagato e il contesto in cui sono maturati i fatti". Il gip
parla anche di "incapacità dell'indagato di autocontrollarsi" e
di mancanza del "requisito dell'affidabilità". La collocazione
in comunità potrà comunque essere ripresa in considerazione dopo
il periodo in ospedale, che non sarà breve. Ferito in una
aggressione, dovrà essere infatti sottoposto a un delicato
intervento chirurgico per "tentare di recuperare il più
possibile la lesione nervosa a carico dell'arto inferiore
destro", come emerge dalla consulenza medico-legale del dottor
Marco Scaglione.
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