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Stanca di minacce e aggressioni, donna chiede porto d'armi

Stanca di minacce e aggressioni, donna chiede porto d'armi

Il caso in Valtellina, 'la mia vita è un inferno'

SONDRIO, 14 febbraio 2022, 22:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ho presentato diverse denunce per le aggressioni e minacce ricevute, ma non succede nulla. Il responsabile che ho indicato alle forze dell'ordine continua ad agire indisturbato perché nei suoi confronti non vengono presi provvedimenti dai magistrati. Ho allora chiesto al mio avvocato, Giuseppe Romualdi, di attivarsi per farmi avere il porto d'armi per difesa personale". Così Piera Pendusci, 61 anni, stanca di subire violenze nel paese in cui abita, Berbenno in Valtellina.
    "Ho subito anche imbrattamenti alla casa, uccisione di miei animali, pedinamenti e altro. Non ce la faccio più. Vivo nel terrore. Ogni volta che rincaso dopo il lavoro in ospedale ho paura", dice la donna un giorno finita anche al Pronto Soccorso.
    "Forse prima di intervenire deve esserci un grave fatto di sangue?", si domanda sperando che finalmente chi deve e può intervenga per tutelarla.
   

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