Passi in avanti nella difficile
trattativa tra azienda e sindacati, sotto lo sguardo attento del
Governo, sulla cassa integrazione straordinaria per i quasi
1.400 lavoratori di Air Italy sparsi tra Sardegna e Lombardia.
Secondo quanto emerso dalla videoconferenza con i ministeri del
Lavoro, Trasporti e Sviluppo economico i liquidatori aziendali
hanno lasciato uno spiraglio sulla richiesta di un ulteriori sei
mesi di cassa integrazione sino al 31 dicembre 2021 ma, in
attesa che si perfezioni l'iter burocratico che consenta anche
ad Air Italy in liquidazione a poter usufruire di ammortizzatori
sociali senza alcun onere per la compagnia. "L'azienda però
vorrebbe la sottoscrizione di un accordo firmato da tutte le
sigle sindacali con il quale, in buona sostanza, verrebbero in
qualche misura ratificati i licenziamenti trascorso il periodo
di cassa integrazione - dice il segretario generale della Filt
Cgil della Sardegna Arnaldo Boeddu - questa è una clausola
inaccettabile per qualsiasi sindacato".
"Bene l'apertura da parte della liquidazione ad una possibile
proroga della Cassa integrazione - aggiunge Gianluca Langiu
segretario Fit Cisl Olbia-Tempio - E' necessario continuare a
lavorare per perfezionare l'ipotesi di accordo che non deve
prendere in considerazioni i licenziamenti, per noi
inaccettabili. L'impegno dei parlamentari sardi per gli
emendamenti all'Art. 45 Dl Sostegni Bis, consentirà la
possibilità di estendere l'ammortizzatore sociale utile a
trovare soluzioni occupazionali per i Lavoratori di Airitaly.".
La riunione è stata aggiornata al 30 giugno alle 11.
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