'Reddito per tutti, miseria per
nessuno'. E' lo slogan del flash mob inscenato da una decina di
antagonisti del centro sociale Cantiere davanti alla sede della
Banca d'Italia di Milano per chiedere, di fronte alla crisi
legata al Covid, "reddito di emergenza e di autodeterminazione,
finanziamenti al pubblico e welfare, perché la sanità non
collassi, perché le scuole non siano costrette a chiudere".
"Senza soldi non si può campare, Banca d'Italia e gli
ultra-ricchi devono pagare", il messaggio degli attivisti,
vestiti con una tuta rossa e la maschera di Dalì come i ladri
della popolare serie tv 'La casa di carta', che hanno acceso un
fumogeno, mostrando uno striscione e distribuito volantini, come
si vede in un video pubblicato su Fb dal Cantiere, che annuncia
un nuovo appuntamento di protesta sabato alle 15.30 in piazza
Affari.
"La salute è la prima cosa, ma senza soldi non si mangia,
senza soldi per gli ospedali non si curano i malati, senza soldi
per la scuola non possiamo avere un futuro - ha urlato una delle
manifestanti al megafono -. Il provvedimento ristoro è un inizio
ma non sono che briciole. Tante persone hanno paura perché non
sanno come arrivare a fine mese, serve un reddito di emergenza
per superare in maniera degna il periodo di crisi, serve un
welfare dignitoso e si fa smettendo di foraggiare la sanità
privata. Serve subito una patrimoniale".
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