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Daspo urbano "aggravato" per parcheggiatore abusivo a Milano

Daspo urbano "aggravato" per parcheggiatore abusivo a Milano

Disposto provvedimento per la prima volta nel capoluogo lombardo

MILANO, 30 settembre 2020, 11:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per la prima volta a Milano è stato disposto il "daspo urbano aggravato" per un parcheggiatore abusivo. L'uomo di 59 anni, pregiudicato con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, era molto noto come parcheggiatore nell'area attorno alla stazione Centrale, dove in più occasioni ha preteso soldi da chi parcheggiava in viale Andrea Doria.
    Gli accertamenti dei poliziotti della divisione Anticrimine hanno consentito al questore di applicare la misura del daspo aggravato, che prevede il divieto di accedere alle zone di sosta di viale Andrea Doria, di piazza Caiazzo e di piazza Luigi di Savoia, per un periodo di un anno e sei mesi.
    Il 59enne era già stato allontanato altre volte, tornando ogni volta al suo posto "di lavoro". Il suo curriculum criminale inizia nel 2013 con una denuncia per estorsione per aver minacciato una donna che si era rifiutata di pagare per la sosta. Per evitare problemi con la polizia, in diverse occasioni l'uomo si è spacciato per un parcheggiatore regolarmente autorizzato. E proprio per questo, nel 2019, è stato condannato in via definitiva per il reato di tentata truffa aggravata, perché, dopo aver messo fuori uso la macchina erogatrice dei ticket, aveva indossato una pettorina gialla, informando quanti parcheggiavano che avrebbero dovuto pagare direttamente a lui l'importo richiesto per la sosta dei veicoli.
    Il daspo urbano "aggravato" è stato disposto dal questore sulla base del decreto legge sulla Sicurezza Urbana del 2017, che permette di vietare a soggetti pericolosi di accedere ad alcune zone sensibili della città, per un periodo variabile da uno a due anni (a differenza del Daspo Urbano "ordinario", che ha una durata variabile tra i 6 e i 12 mesi). La violazione del divieto, peraltro, è punita con la pena dell'arresto da uno a due anni.
   

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