In base alla rendicontazione
ufficiale sui proventi delle multe stradali, Genova risulta la
terza città d'Italia per i maggiori incassi ottenuti grazie agli
autovelox. Lo afferma Assoutenti, che denuncia però il rischio
"di un utilizzo non corretto degli strumenti automatici di
rilevamento della velocità".
"Con oltre 10,7 milioni di incassi nel 2022, Genova si piazza
al terzo posto tra le grandi città italiane per i proventi
garantiti dagli autovelox, subito dietro a Firenze e Milano, ma
prima di una grande metropoli come Roma - spiega il presidente
Furio Truzzi - La 'cura' degli autovelox, però, non sembra
fermare l'aumento degli incidenti stradali, e l'unica cosa che
aumenta sono le entrate per le casse dell'amministrazione
comunale. Un interrogativo sui dati genovesi va posto, tanto
più se si considera che molte multe degli autovelox provengono
da due o tre direttrici al massimo della città. Una vera e
propria 'tassa occulta' sugli automobilisti genovesi che ci deve
far riflettere e deve far riflettere l'amministrazione comunale
nelle sue politiche di tutela del codice della strada.
Siamo favorevoli a sanzionare i cittadini scorretti e a
garantire la sicurezza stradale - conclude Truzzi -, ma gli
automobilisti non devono essere utilizzati come bancomat per
aumentare le entrate dei comuni".
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