Orsero, tra i leader nell'Europa
mediterranea per l'importazione e la distribuzione di prodotti
ortofrutticoli freschi, ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita
dell'11,8% a 1,2 miliardi, superiori alle previsioni che
indicavano un aumento fra 1.130 e 1.160 milioni; un utile netto
adjusted di 36,9 milioni, con una crescita di oltre il 93,5%
rispetto al 2021, anche in questo caso superiore alle guidance,
e una posizione finanziaria netta in miglioramento a 67,4
milioni, cioè 17 milioni in meno rispetto a dicembre 2021.
"Il gruppo ha sempre raggiunto o superato gli sfidanti
obiettivi economico-finanziari che si era prefissato, pur in un
contesto di mercato che si è rivelato di volta in volta
complesso e incerto" ha commentato Raffaella Orsero, ceo di
Orsero. "Continueremo - ha aggiunto - a focalizzare la nostra
attenzione sull'integrazione delle neoacquisite società francesi
Capexo e Blampin all'interno del gruppo, e ad analizzare
ulteriori possibilità di crescita organica o per linee esterne
nel medio termine".
I ricavi netti del settore distribuzione hanno raggiunto 1,1
miliardi (+91 milioni rispetto all'esercizio 2021, grazie ad un
aumento dei prezzi medi unitari di vendita, che ha più che
compensato il calo dei volumi, determinato anche dalla decisione
di ridurre nel 2022 i volumi del prodotto banana in Italia e in
Portogallo, in considerazione dei prezzi non remunerativi di
alcune vendite verso la grande distribuzione. Il settore
shipping ha generato ricavi netti per 142,4 milioni, con un
incremento del 37,2% rispetto al 2021, per effetto non solo dei
crescenti volumi trasportati sulla tratta west-bound dal
Mediterraneo verso i Paesi del Centroamerica, ma in particolare
grazie alla crescita dei noli.
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