Arrivato solo da dieci giorni al
timone dello Spezia, il tecnico Leonardo Semplici si trova già
ad affrontare una sfida diretta per la corsa salvezza. L'arrivo
del Verona al Picco è per i liguri occasione di allungare sul
terzultimo posto, occupato dagli scaligeri che sono a -3 dagli
aquilotti. In casa però la vittoria manca dal 17 settembre, 2-1
alla Sampdoria. "Da inizio settimana ci diciamo che è una
partita importante, ma il cui risultato non deciderà il nostro
futuro - ha spiegato Semplici -. Un risultato positivo ci
darebbe slancio, ma ci sarebbero comunque ancora tanti punti in
gioco. Bisogna affrontare la gara con rispetto per l'avversario
e la giusta tensione. Ci aspetta una sfida importante dal punto
di vista caratteriale, dovremo cercare di essere più aggressivi
rispetto a quanto siamo stati a Udine e portare più uomini
vicino alla porta avversaria. Sto lavorando per far sì che i
ragazzi abbiano la libertà di giocare come sanno".
Semplici conta sui tifosi che ieri in 2000 hanno assistito
all'allenamento per caricare la squadra. "Per noi sono vitali.
Attraverseremo momenti positivi e negativi nelle 14 partite che
mancano alla fine, sapere di averli al nostro fianco è
fondamentale".
Ancora indisponibili Bastoni, Moutinho e Holm; Zurkowski ha
recuperato e ha lavorato con la squadra per tutta la settimana.
"Un elemento importante, che ci potrà dare una grande mano".
dice Semplici. Squadra ancora con il 4-3-3. "A Udine siamo
passati in corsa alla difesa a tre perché la squadra può
interpretare diversi moduli. Sta a me trovare la posizione
giusta per far rendere tutti". All'andata finì 1-2 con lo Spezia
in rimonta. "Ma era un altro momento del campionato - ammonisce
Semplici -. Il Verona in queste ultime partite ha dimostrato di
avere acquisito un dna importante, sono una squadra offensiva,
brava a rubare palla e ripartire. Una squadra che non molla
mai".
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