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Ordinanze razionamento acqua in nove Comuni imperiesi

In alcune frazioni, 200 lt acqua disponibili al giorno

(ANSA) - IMPERIA, 18 GIU - Sono già nove i Comuni in provincia di Imperia i cui sindaci hanno emanato ordinanze che, a causa dell'emergenza idrica dovuta al grave stato di siccità, vietano l'utilizzo di acqua fornita da acquedotto pubblico per qualsiasi scopo che non sia alimentare o igienico sanitario. Si tratta di Borghetto d'Arroscia, Diano Arentino, Dolcedo, Molini di Triora, Pieve di Teco, Pontedassio, Prelà, Vasia e Vessalico.
    Nel comune di Pieve di Teco, in particolare, il sindaco Alessandro Alessandri, oltre a ordinare "limitazioni nell'uso delle acque distribuite dagli acquedotti potabili comunali", ha introdotto limitazioni di consumo dell'acqua per frazione Lovegno e Borgata Ligassorio: in entrambe le località, ogni utenza non potrà utilizzare più di 200 litri di acqua al giorno.
    A Pontedassio il sindaco Ilvo Calzia, oltre a chiedere ai suoi cittadini un "uso estremamente accorto dell'acqua fornita da pubblico acquedotto e di impiegare l'acqua fornita esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico sanitari", ha chiuso tutte le fontane del Comune. Stessa cosa ha fatto Mauro Casale, sindaco di Vasia, che ha chiuso "tutte le fontane pubbliche ad esclusione di quelle usate dall'Asl 1 Imperiese".
    A causa del perdurare della siccità, "al fine di conservare le riserve idriche e prevenire eventuali disservizi nell'erogazione dell'acqua", oltre all'ordinanza che vieta l'uso improprio dell'acqua potabile, limitandone l'utilizzo alle esigenze igienico-sanitarie, il sindaco di Borghetto d'Arroscia, Paola Giliberti, ha chiesto alla società Rivieracqua, che gestisce il Servizio Idrico Integrato del comune di Vessalico, di "ripristinare i livelli dei pubblici acquedotti tramite tutte le azioni che Rivieracqua riterrà necessarie, compresa la sospensione dell'erogazione dell'acqua alla popolazione di Vessalico Capoluogo sia in orario notturno che in orario pomeridiano". Nei prossimi giorni, altri sindaci dell'imperiese potrebbero emettere ordinanze analoghe. (ANSA).
   

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