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Regionali: in Liguria parità genere e abolizione listino

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Regionali: in Liguria parità genere e abolizione listino

Sì unanime consiglio regionale a riforma legge elettorale

GENOVA, 21 luglio 2020, 17:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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All'unanimità il Consiglio regionale della Liguria ha approvato una riforma delle legge elettorale regionale che introduce la parità di genere nella composizione delle liste elettorali e abolisce il 'listino' dei nominati. Per la prima volta gli elettori liguri con il loro voto designeranno tutti e trenta i consiglieri regionali, compresi i sei seggi fino ad oggi nominati dal 'listino' del presidente. "Credo che per il solo voto di oggi ogni consigliere sarà fiero di aver partecipato a questa legislatura", commenta il presidente della Regione Giovanni Toti."In pochi giorni sollecitate dal Governo le forze politiche liguri hanno raggiunto un accordo unanime per introdurre la parità di genere e abolire il listino dei nominati dalla legge elettorale. Un voto in zona Cesarini ma in alcuni casi è meglio tardi che mai, un obiettivo che si era posti i Consigli regionali precedenti, ma non c'erano riusciti". Lo dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oggi pomeriggio a Genova in Consiglio regionale. "L'introduzione della preferenza di genere è un passo importante, così come dare la possibilità ai liguri di votare tutti coloro che siederanno in Consiglio", aggiunge Toti.

"Una giornata importante perché dopo molto tempo riusciamo a migliorare la legge elettorale ligure grazie a una 'scintilla' data dal Governo nazionale, - commenta il capogruppo Pd Giovanni Lunardon - che ha messo tutti di fronte alla necessità di adeguare le leggi elettorali regionali a un tema di civiltà come la doppia preferenza genere". "Davvero una giornata storica, - afferma il capogruppo M5S Fabio Tosi - frutto di un lavoro trasversale apartitico dove contava il risultato, per quindici anni ho letto dichiarazioni sui giornali di gente che si strappava i cappelli per abolire il listino, ma non si arrivava mai al risultato". "Una giornata storica, un documento condiviso da tutte le forze politiche dopo un percorso complesso ma assolutamente bipartisan, - sottolinea il capogruppo di Cambiamo! Angelo Vaccarezza primo firmatario dell'emendamento sostitutivo del disegno di legge, che ha portato all'abolizione del listino dei nominati - eravamo l'unica Regione rimasta con una lista bloccata, adesso anche un quinto dei seggi sarà scelto dagli elettori e ci sarà un premio di riequilibrio tramite i resti". "Meglio tardi che mai, - concorda la capogruppo de 'ilBuonsenso' Alice Salvatore - fin dal 2016 il Governo voleva introdurre il principio della parità e della doppia preferenza di genere. La Liguria ci arriva tardivamente, a due mesi dalle elezioni, dopo un monito da parte del Governo" Secondo Valter Ferrando (Iv) è "un giorno importante, che porta a termine una battaglia portata avanti per dieci anni consecutivi dopo il fallito tentativo di abolire il listino nel 2014". "Mi auguro che la modifica sulla parità di genere venga praticata, che vengano portate avanti sempre più candidature femminili", evidenzia il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino. "Ricordiamoci che questa legge dà una possibilità in più ma non aiuta le donne", interviene la consigliera Lilli Lauro (Lista Toti). Per il capogruppo Franco Senarega (Lega) si tratta di "un passaggio di democrazia atteso da tempo che finalmente diventa legge della Regione". "E' giusto che gli elettori possano scegliersi i propri rappresentanti, - rimarca il capogruppo di FdI Matteo Rosso - e che non vengano scelti dalle segreterie romane dei partiti" "Alcuni dubbi non sono stati fugati, modificare una legge elettorale a due mesi dal voto è qualcosa di nuovo e straordinario, - commenta Andrea Costa (Liguria Popolare) - le pari opportunità non sono solo quelle uomo-donna, ma anche tra un candidato nel collegio di Genova e un'altro nel collegio della Spezia, il listino aveva anche la funzione di dare voce ai territori più penalizzati. Votiamo a favore perché lo riteniamo un passo avanti pur nella consapevolezza che non abbiamo fatto un buon lavoro e la riforma è a rischio ricorsi". "Una giornata importante perché cambia le regole del gioco - la definisce il capogruppo di Forza Italia Claudio Muzio - nonostante cambiare le regole in prossimità del voto è sbagliato, votiamo a favore perché condividiamo le argomentazioni del consigliere Vaccarezza a favore della riforma".

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