Pura poesia e vero omaggio al cinema,
come dichiarato dallo stesso Zhang Yimou, questo suo ONE SECOND
che arriva a tre anni di distanza da YING. Già al San Sebastian
Film Festival e a Toronto arriva ora alla Festa di Roma questo
'nuovo' Cinema Paradiso in salsa cinese che ti prende e non ti
molla più nei 104 minuti di durata, con il suo deserto e con i
suoi personaggi sempre puri nella loro ingenuità.
Ambientato nel Nord della Cina durante la Rivoluzione Culturale
di Mao Tse-tung, il film ha come protagonista Zhang Jiusheng
(Zhang Yi), ergastolano in fuga dallo sguardo buono, ma con un
una mission ben precisa: essere spettatore di un cinegiornale
pieno della solita propaganda di regime.
Motivo? È l'unica possibilità che ha di rivedere per un secondo
la figlia selezionata tra i lavoratori modello e dunque
protagonista di un servizio. Ma prima della proiezione la
preziosa pellicola viene rubata da una ragazzina, Liu Guinü (Liu
Haocun). Una cosa a cui l'ergastolano casualmente assiste, tanto
da iniziare un lungo inseguimento della ladra.
Una volta recuperata la pizza si entra forse nella parte più
straordinaria di ONE SECOND, prossimamente al cinema grazie a
Fenix Entertainment e Europictures, con l'ingresso in scena di
Mr. Film (Fan Wei) il proiezionista del villaggio, vera autorità
locale perché è lui il deus ex machina di una enorme scarna sala
che però si riempie fino all'inverosimile durante le rare e
attesissime proiezioni in cui ognuno si porta dove sedersi. E
questo in ogni ordine di altezza; c'è anche chi sale sul sellino
della propria bicicletta per vedere tutto dall'alto.
Per il film di Zhang Yimou - tre candidature agli Oscar con
HERO, JU DOU e LANTERNE ROSSE - finale pieno di lacrime, quelle
del protagonista (e non solo) che guarda compulsivamente la
figlia sul grande quanto precario telone che fa da schermo. È
solo un secondo, ma per lui è un tempo lunghissimo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA